La bocciatura dei 'superprefetti' sancita dalla Consulta "è un primo segnale concreto, positivo, che sgombra il campo da qualunque alibi e soprattutto crea le condizioni perchè si riveda una legge", il decreto sicurezza, "pensata male e fatta male".
Lo ha detto, ieri, il Sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine delle prima seduta del nuovo Consiglio Comunale. Del resto, ha aggiunto Nardella, "gli effetti negativi del primo decreto Salvini sono sotto gli occhi di tutti: proprio oggi (ieri, ndr) la prefettura di Firenze ha annunciato la necessità di ribandire le gare per l'accoglienza dei richiedenti asilo, perchè i criteri imposti non hanno consentito di trovare soggetti disponibili".
Si tratta, ha continuato il Sindaco, "di un problema che sta riguardando altre città italiane e dimostra che noi sindaci avevamo ragione all'indomani della conversione di quel decreto", che "non solo non risolve il problema dell'accoglienza ma addirittura lo amplifica, creando una situazione di grave e preoccupante incertezza".
Per Nardella, quindi, "il fallimento del decreto e questa prima pronuncia della Corte costituzionale, sono due motivi più che sufficienti perché il Governo riveda le regole". Il tutto "in un quadro di incapacità nel gestire il problema dell'immigrazione". Gli italiani, infatti, "stanno vedendo che non si fanno i rimpatri tanto sbandierati e annunciati e non si è più in grado di accogliere coloro che sono legittimamente nel Paese in attesa di un verdetto sul loro status di rifugiati".
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