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Oggi gli studenti scenderanno in piazza in 90 città contro la legge Aprea e per il diritto allo studio.
''Saremo in piazza per dare una svolta. Rigettiamo - dichiara Roberto Campanelli, coordinatore nazionale dell'UdS - i provvedimenti che si vogliono introdurre con il Pdl 953 (ex Aprea) e di fatto andrebbero a far entrare i privati nelle scuole, cancellando la rappresentanza studentesca e introducendo l'Invalsi come metro di valutazione. Nel nostro paese è sempre più difficile poter studiare, manca una legge quadro nazionale sul diritto allo studio che garantisca borse di studio, servizi e reddito. La dispersione scolastica soprattutto al sud non accenna a diminuire, le scuole hanno bisogno di ristrutturazioni e la qualità dell'offerta formativa scade sempre di più sotto l'effetto degli ultimi 5 anni di tagli. Siamo stanchi - aggiunge Campanelli - di promesse non mantenute e dichiarazioni spot che non entrano in merito ai veri problemi. Il Governo, in perfetta continuità con il precedente, non ha fatto altro che perseguire la linea dei tagli indiscriminati''. Secondo Federico Del Giudice, Portavoce Nazionale della Rete della Conoscenza ''scuole e università di qualità e veramente pubbliche si possono avere solo invertendo le politiche di austerity, con nuovi finanziamenti e riforme strutturali''. ''Saremo in piazza in tutto il paese perché crediamo - conclude che dalla crisi si possa uscire investendo sull'istruzione, ripubblicizzando scuole e università e liberando i saperi''.
A Firenze il corteo degli studenti partirà alle 9:30 da piazza San Firenze e sfilerà per le strade del Centro Storico.
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