È stata archiviata dal GIP di Firenze la posizione del commercialista Giacomo Vivoli di Pontassieve (Firenze), che lo scorso anno fu arrestato, e poi rimesso in libertà, nell'ambito dell'inchiesta ''riso amaro'' della Procura di Firenze, in cui indagini della Guardia di Finanza rilevarono una frode al fisco da 95 milioni di euro. La maxi evasione scaturita da attività di facchinaggio, gestione merci e servizi alberghieri.
A renderlo noto sono i legali del professionista, gli avvocati Duccio Baglini e Filippo Cei, i quali in una nota spiegano che l'archiviazione è stata disposta dal GIP "poiché dalle indagini svolte non sono emersi elementi di colpevolezza a carico del medesimo". "L'archiviazione del procedimento - aggiungono - segue di alcuni mesi l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Firenze, che aveva annullato sia il provvedimento di applicazione della misura degli arresti domiciliari sia il decreto di sequestro dei beni, emessi dal giudice per le indagini preliminari e poi impugnati dai difensori, disponendo l'immediata liberazione del suddetto professionista nonché la restituzione di quanto sequestrato. Pertanto è stata definitivamente accertata l'estraneità del dottor Vivoli ai fatti di reato oggetto dell'indagine, nonché la correttezza del suo operato professionale, così come sempre sostenuto dal professionista".
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