È arrivato l'ok dal Ministero per la destinazione delle terre di scavo del Tunnel Alta Velocità (TAV) che dovrebbe passare sotto Firenze.
Potranno essere utilizzate le terre e rocce da scavo, a condizione che sia elaborato un nuovo Piano Utilizzo Terre (Put) che tenga conto di quanto definito dal nuovo Protocollo operativo di caratterizzazione ambientale. Questo quanto stabilisce il parere tecnico definito dalla Commissione Tecnica di Verifica dell'Impatto Ambientale Via-Vas del ministero dell'Ambiente.
All'interno del Protocollo, che è parte integrante del parere tecnico della Commissione, sono definite le procedure di caratterizzazione e campionamento in corso d'opera delle terre e rocce da scavo prodotte nella realizzazione del passante Av di Firenze, con riferimento alla verifica ambientale dei materiali e della resistenza geotecnica. Il punto di attenzione principale del testo è l'utilizzo degli additivi impiegati durante gli scavi, nonché dei lubrificanti della fresa.
Il general contractor Nodavia dovrà presentare prima dell'inizio dei lavori il Put modificato ed aggiornato, che sarà sottoposto ad approvazione del Ministero. Il monitoraggio in corso d'opera sarà effettuato sotto il controllo di Arpat.
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