Dopo il grande successo di pubblico che hanno riscosso le passate conferenze promosse dall’Opera di Santa Maria del Fiore, è la volta di un nuovo ciclo di incontri dedicato alla vicenda artistica della facciata del Duomo di Firenze:
L’ARCHITETTURA E LA SCULTURA DELLA FACCIATA DI SANTA MARIA DEL FIORE.
Si tratta di sei incontri che prenderanno il via il 12 aprile con La facciata di Santa Maria del Fiore un profilo plurisecolare a cura di Francesco Gurrieri, coordinatore dell’iniziativa e vicepresidente dell’Opera.
Tema della seconda conferenza (martedì 19 aprile) sarà La facciata prima del 1587 con Enrica Neri Lusanna, mentre il 26 aprile sarà la volta di Luigi Zangheri con Le redazioni effimere fra i Medici e i Lorena. Carlo Cresti parlerà delle Spigolature concorsuali. L’apoteosi dell’eclettismo il 3 maggio; Timothy Verdon condurrà l’incontro dal tema Fede e arte nell’impaginazione della facciata il 10 maggio e, infine, Bruno Santi e Il ciclo scultoreo della facciata il 31 maggio.
Le sei conferenze si terranno presso Il Centro Arte e Cultura dell’Opera di Santa Maria del Fiore a Firenze (Piazza San Giovanni 7), ogni martedì alle ore 17.00. L’ingresso è gratuito, senza prenotazione, fino a esaurimento posti.
Se la vicenda artistica della Facciata della Cattedrale è stata ripresa in più occasioni negli ultimi decenni, il ciclo “L'architettura e la scultura della facciata di Santa Maria del Fiore” vuol affrontare i vari aspetti che concorsero al suo complesso divenire, fino alla conclusione concorsuale ottocentesca, con una visione organica, che tocchi l'architettura, la scultura e gli apparati decorativi.
Se fu la Repubblica fiorentina a deliberarne la costruzione, avviando la grande fabbrica su disegno di Arnolfo, è anche vero che quella facciata, parzialmente realizzata, fu smontata in stagione granducale (1587). Fortunatamente, se ne conserva un rilievo dovuto al Poccetti che ce ne descrive l'impaginazione, che ha permesso oggi di esser riproposta proprio nel nuovo Museo dell’Opera del Duomo, da poco inaugurato. Ma dopo lo smontaggio, numerosi e vani furono i tentativi di trovare una nuova soluzione, in stile con i tempi. Ci provarono in molti (fra cui il Cigoli, Pietro Berrettini, Gianbologna, il Dosio e Giulio Parigi) ma tutto fu rimandato a tempi migliori. Nel frattempo si trovarono soluzioni provvisorie, con un minimo di decoro: come ad esempio in occasione delle nozze di Ferdinando I dei Medici con Cristina di Lorena o per l'arrivo di Margherita Luisa d'Orléans, moglie di
Cosimo III. Ma la querelle si fece più accesa – e a Firenze non poteva che esser così – quando approssimandosi l'Unità d'Italia il problema del “decoro” si fece più impellente: ci vollero ben tre tornate concorsuali per pervenire alla realizzazione attuale del De Fabris. E in commissione non mancarono i soliti “esperti”, chiamati anche d'Oltrarpe, come il grande restauratore francese Viollet-le-Duc. Né mancarono le polemiche per gli scultori, chiamati a realizzare il gran tema “mariano” delle statue della facciata e delle tre porte. Augusto Passaglia, Giuseppe Cassioli, Tito Sarrocchi, Niccolò Barabino, forse non sono noti ai più, ma sono gli artisti a cui dobbiamo le sculture che prospettano sul Battistero di San Giovanni. Ancora una volta, arte, cultura, civiltà di un popolo, unite per una finalità condivisa.
E’ possibile scaricare il programma dal sito web dell’Opera: http://operaduomo.firenze.it/eventi/g/28-l-architettura-e-la-scultura-della-facciata-di-santa-maria-del-fiore/e/51-ciclo-di-conferenze.
Ciclo di incontri: L’ARCHITETTURA E LA SCULTURA DELLA FACCIATA DI SANTA MARIA DEL FIORE
ingresso gratuito, senza prenotazione, fino a esaurimento posti
Centro Arte e Cultura dell’Opera di Santa Maria del Fiore
Piazza San Giovanni 7, Firenze
Tel. 055 2302885
Email: opera@operaduomo.firenze.it
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