È uscito il nuovo bando Inail 2019, che ha come tema principale l’argomento della sicurezza sul lavoro. Il bando Inail si configura come uno strumento perché le imprese possano ottenere un finanziamento per ciò che riguarda la prevenzione e per la riaffermazione della salute e della sicurezza in ambito lavorativo. Come già è stato stabilito per le altre edizioni, anche quest’anno la procedura per la partecipazione per ottenere i finanziamenti comprende tre fasi. In tutto l’Inail, con il concorso che si chiuderà nel giugno 2019, mette a disposizione più di 360 milioni di euro. Questi possono essere divisi su vari settori.
Col bando 2019, come chiarisce anche https://www.impresitalia.com/, l’Inail si propone di dare finanziamenti a quelle imprese che agiscono su alcuni settori in particolare. Soprattutto vengono rese disponibili delle sovvenzioni lungo cinque assi di finanziamento.
La prima è una linea generalista, che comprende progetti, modelli, organizzazioni di sicurezza a livello generale e di responsabilità sociale. La seconda linea è volta alla riduzione del rischio legato alla movimentazione manuale dei carichi.
Il terzo asse riguarda le bonifiche dall’amianto. Il quarto asse è la linea delle micro e delle piccole e medie imprese ed è rivolta anche ai lavoratori autonomi della pesca e del campo della pelletteria. La quinta linea è quella dell’agricoltura.
L’apertura della procedura informatica per poter cominciare ad effettuare la precompilazione delle domande è prevista per l’11 aprile di quest’anno. Le imprese riceveranno comunicazione della fase di superamento della procedura il 6 giugno, mediante la ricezione di un codice identificativo.
Questo dovrà essere utilizzato per partecipare al Click Day, tra giugno e luglio, che si concluderà con l’assegnazione dei finanziamenti. I contributi erogati dall’Inail sono destinati a coprire il 65% delle spese dell’investimento.
La sicurezza e la salute sul lavoro sono temi importanti che oggi vengono molto dibattuti. Il primissimo passo da compiere è quello che riguarda la riorganizzazione aziendale, in modo da coinvolgere tutte le risorse umane nell’attivazione di percorsi volti alla prevenzione.
Molte condizioni di lavoro possono essere responsabili di una serie di disturbi che coinvolgono il piano della salute. Sintomi tipici delle malattie professionali sono quelli che rientrano nelle sindromi gastroenteriche o nelle patologie ansioso-depressive.
Poi c’è l’aspetto legato alla manutenzione degli impianti, alle attrezzature, un settore molto importante, perché può dar luogo ad incidenti e a situazioni di emergenza. Ma nella prevenzione dovrebbero rientrare anche tutte quelle condizioni che riguardano la gestione dei rapporti interpersonali all’interno dell’ambiente lavorativo.
Se queste relazioni non vengono gestite nel modo giusto, si possono avere sindromi da disadattamento. Queste si manifestano spesso con somatizzazioni, che possono coinvolgere varie parti del corpo e possono dar luogo al fenomeno dell’assenteismo.
La riorganizzazione del lavoro nel senso della prevenzione e nel senso della sicurezza deve avere anche l’obiettivo di evitare casi di negligenza o di impreparazione o di sopperire a quella mancanza di conoscenze che può dar luogo a conseguenze nocive.
Proprio per questo motivo sono molto importanti il controllo e il monitoraggio continui da parte delle aziende, che abbiano lo scopo anche di preparare i lavoratori e di impedire che il personale subisca un sovraccarico o occupi un ruolo marginale.
In questo modo i lavoratori hanno anche la possibilità di crescere nell’ambito della loro carriera personale e di essere reinseriti eventualmente all’interno dell’impresa, se per qualche motivo sono costretti ad allontanarsi per un periodo.
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