Presentato questa mattina il bilancio dell'evasione annuale in Toscana dal comandante di divisione regionale, generale Giuseppe Vicanolo. Il prospetto della Guardia di Finanza divide chi è irregolare davanti al fisco in 5 categorie: l’evasione di grandi dimensioni, l’economia sommersa, l’evasione internazionale, il lavoro nero e irregolare e l’evasione diffusa.
Gli accessi, ispezioni e verifiche eseguiti nel 2011 per il controllo delle dichiarazioni dei contribuenti sono stati 8.228, a cui si aggiungono 41.528 accertamenti riguardanti il rilascio di scontrini e ricevute fiscali.
Il dato degli evasori totali toscani è sconcertante, 519 soggetti per 741 milioni di redditi sfuggiti all’erario, più 179 paratotali (chi evade più del 50%) con altri 530 milioni occultati.
I casi più numerosi sono stati individuati nelle province di Grosseto (70), Firenze (66) e Livorno (64).
723 incece i responsabili dell’evasione di grandi dimensioni denunciati alle Procure della Repubblica. I procedimenti penali per i reati tributari più gravi hanno condotto a 4 ordinanze di arresto ed al sequestro di 31,5 milioni di euro, ai fini del recupero delle imposte evase.
A Firenze e Arezzo sono stati accertati fenomeni di evasione fiscale internazionale per oltre 1 miliardo di euro, a causa di esterovestizioni di sedi societarie e passaggi di utili infragruppo per collocarli alla fine in Paesi “ off-shore”.
Continua poi la tendenza alla riduzione dei casi di sfruttamento di lavoro nero, mentre aumentano le situazioni di lavoro irregolare, verbalizzati 539 lavoratori in nero e 549 irregolari (+48% rispetto al 2010), con ritenute non versate per 10 milioni di euro (+67% rispetto al 2010).
Infine l’evasione diffusa commessa da chi non rilascia scontrini e ricevute fiscali è notevole crescita; a parità di controlli, la Guardia di Finanza della Toscana ha accertato nel 2008 un tasso di irregolarità del 16,8%, nel 2011 del 21% (dei 41.528 interventi eseguiti, 8752 sono positivi per mancata emissione).
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