Anche il tempo ha deciso di essere clemente, offrendo ai tanti modenesi accorsi in centro una giornata senz'acqua e gradevole.
Ieri notte dei vandali hanno strappato la bandiera dell'Italia che sventolava davanti alla sede dell'IDV. Per poterla strappare dovevano essere almeno in due o tre perchè la bandiera si trova ad oltre tre metri di altezza. Un gesto quindi premeditato come già successo in passato.
Sì è vero, in questo momento da ben più gravi emergenze siamo tutti presi e, a completare un'atmosfera tutt'altro che euforica attorno a questo anniversario nazionale, ci si è messo anche il brutto tempo, che magari ha guastato i programmi delle famiglie che avrebbero voluto sfruttare questo unico ponte previsto dal calendario del 2011 per una gita fuori porta o per tornare dai propri cari. Se solo proviamo a pensare al centenario del 1961, immedesimandoci in chi c'era, non è difficile intuire che clima diverso ci fosse.
Il drappo, lungo 1797metri, come l'anno di nascita del primo tricolore nato a Reggio Emilia, è in acetato, è largo 4,80 metri, ha una superficie di 8 mila 626 metri quadrati e pesa cinque quintali. Per trasportarlo occorrono dai 1800 ai 2mila reggitori.
Il tricolore diventa oggetto di una lite condominiale. Succede anche questo nel modenese, a Bomporto per la precisione, dove un pensionato si è visto denunciare per aver esporto la bandiera in un cortile comune dell'area condominiale. L'uomo ha spiegato di aver messo fuori la bandiera nello spazio esterno del complesso di residenza popolare in cui vive, ma di averla vista sparire ad opera della caposcala, con la quale ha poi litigato. La donna, che non vuole strumentalizzazioni si difende dicendo che: “La bandiera non centra.
Si tingerà di bianco rosso e verde il portico del palazzo Comunale che affaccia sulla piazza. Undici arcate saranno occupate da un gigantesco tricolore, composto dalle foto dei cittadini modenesi che decideranno di farsi ritrarre. L'opera sarà realizzata dall'artista Alberta Pellacani, esperta di fotografia e arte pubblica; si intitolerà "U.U.U. Una Unica Unità". Il richiamo è ovviamente alla ricorrenza del 150° anniversario dell'unità d'Italia, per la quale però non sarà ancora pronta.
Un deciso no all'ipotesi di ritorno alle urne, dettato anche dalla convinzione di avere i numeri parlamentari per proseguire la legislatura e l'annuncio di tre nuovi interventi bandiera con i quali uscire dalla stagnazione economica. Sono questi alcuni dei passaggi affrontati nel corso di un'intervista a Studio Aperto dal premier Silvio Berlusconi.
"Dispiace constatare la posizione assunta dal governatore Zaia, il quale all'indomani del terribile lutto che ha colpito la nostra regione ha parlato di indifferibile 'exit strategy' definendo la missione di pace italiana 'un'inutile strage''. E' quanto afferma in una nota Silvio Giovine, Presidente di Giovane Italia Veneto (Pdl). "L'obiettivo - aggiunge Giovine - è certamente quello di tornare a casa al più presto, ma ritirarci oggi da Kabul sarebbe un insulto verso la dedizione e il coraggio profusi da Matteo e offensivo verso la sua memoria e il suo sacrificio".
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