Quanto sia difficile parlare di mobbing e di diritti dei lavoratori in questo momento storico in cui la crisi economica ha creato una crescente "fame di lavoro" da un lato e la precarizzzazione dello stesso fino a forme croniche, è ciò che si è percepito prendendo parte alla conferenza stampa di oggi nella sala Montanelli della sede della Provincia di Firenze. Tre i relatori presenti, Monica Sgherri capogruppo Federazione della Sinistra-Verdi e due esponenti di Medicina Democratica il dott. Gino Carpentieri e il dott. Fulvio Aurora.
Monica Sgherri ribadisce la necessità che la Regione Toscana approvi la proposta di legge sul mobbing su cui dice con una certa soddisfazione " il confronto con la maggioranza c'è stato e sia il PD che l' IDV hanno già dato il consenso". "Una legge non risolve i problemi dall'oggi al domani- dice Aurora- ma è uno strumento per prendere coscienza e fare giustizia". Il dott. Gino Carpentiero medico del lavoro della ASL di Firenze e UPG (ufficiale di Polizia Giudiziaria) è stato convocato il 17 gennaio davanti al Pubblico Ministero del Tribunale di Firenze con l'accusa di abuso d'ufficio per aver comminato una sanzione ad un'azienda che ha tenuto un comportamento lesivo della dignità di un lavoratore. Medicina Democratica da anni è impegnata a difesa della salute dei lavoratori si è rivolta molte volte alla Magistratura per avere giustizia contro quei comportamenti causa di malattie per molti lavoratori se non addirittura la morte. "In Italia la situazione è drammatica e anche la Toscana è terra di incidenti sul lavoro" dice Fulvio Aurora" sebbene lui come la Sgherra ricordino come la Toscana in passato si sia fatta promotrice di iniziative importanti contro lo stress e il disagio lavorativo. Aurora sottolinea più volte che non c'è nessuna volontà di porsi in contrasto con la Magistratura ma anzi di essergli accanto perchè faccia di più". Ovviamente non poteva mancare il riferimento alla vicenda dei lavoratori della FIAT e all'AD Marchionne ma anche alla vicenda PIAGGIO menzionata da Gino Carpentieri che ricorda come " ritmi di lavoro sempre più estremi abbiano procato danni psichici oltre che fisici ai lavoratori, con la conseguenza di una serie di malattie professionali inerenti agli arti inferiori, il tutto dovuto a una cattiva organizzazione del lavoro", infine al caso del ferroviere De Angelis licenziato e che poi in sede di processo ha vinto la causa. Fulvio Aurora conclude l'incontro ricordando che " non è accettabile che si prescinda dalle condizioni di lavoro e che le problematiche da disagio lavorativo e mobbing sono spesso anche causa di suicidi, oltre che dell'insorgenza di tumori".
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