Marco Travaglio non diffamò Matteo Renzi nel 2020, intervenendo alla puntata di Otto e mezzo del 20 febbraio e definendo il senatore e ex presidente del Consiglio "mitomane", epiteto peraltro utilizzato quel giorno anche come titolo di apertura del 'Fatto quotidiano', diretto dallo stesso giornalista. Lo ha stabilito il tribunale di Firenze, respingendo la richiesta di risarcimento danni da 500 mila euro per diffamazione aggravata presentata da Renzi contro Travaglio. La sentenza è stata pronunciata ieri. Per il giudice, espressioni come 'mitomania', "risale a fattori prepolitici che andrebbero studiati da specialisti clinici", "non so se lo prendevano in giro da bambino", "pur connotandosi a tratti per un sarcasmo pungente, teso a dileggiare la figura del senatore Renzi, non risultano concretamente idonee a ledere la reputazione e l'onore di quest'ultimo", si legge nella sentenza, diffusa da Travaglio. Si tratta di affermazioni che, "a ben vedere, non hanno alcuna pretesa di veridicità" e "pur investendo la dimensione personale" di Renzi, "sono disancorate da riferimenti specifici a fatti od episodi afferenti". In sostanza, il registro linguistico usato, "pur essendo a tratti graffiante e pur colorandosi di sarcasmo, è di fatto innocuo, non avendo concreta idoneità lesiva rispetto all'onore e alla reputazione" dell'ex premier.
Quotidiano diffuso via internet da Il sito d'Italia. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010. Edito da Giornalistifiorentini srls Copyright ilsitodiFirenze.it - Tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de ilsitodiFirenze.it - Direttore: Matteo Calì
Realizzazione sito web Firenze | Realizzazione sito web Massa | Realizzazione sito web Roma | Realizzazione sito web Perugia | Realizzazione sito web Bari | Realizzazione sito web Italia | Trame Digitali digital agency