"Grazie agli inquirenti e alle forze dell'ordine, a Firenze viene ristabilita la legalità, affermando il principio per cui nessuno può ritenersi impunibile se usa violenza nell'attività politica. Questo può sembrare ovvio, ma a Firenze è una bella novità"'. È quanto afferma, in una nota, Giovanni Donzelli, consigliere regionale e dirigente nazionale del Pdl, che così commenta l'operazione che ha portato questa mattina all'arresto dei responsabili dell'assalto, nel maggio scorso, alla sede del Pdl in viale Spartaco Lavagnini a Firenze. "Chi oltre dieci anni fa dette fuoco alla sede degli universitari di via Santa Reparata -ricorda Donzelli- è rimasto a tutt'oggi ancora sconosciuto e impunito, così come sono rimaste impunite le decine di aggressioni all'allora sede di An in via Maruffi. Per ora non ha avuto nessuna conseguenza, sul piano investigativo e giuridico, nemmeno l'assalto dello scorso anno alla presentazione di un libro del professor Pannocchia a cui io stesso partecipavo, e altrettanto è successo con le numerose aggressioni subite da Casaggì"'. "Oggi -sottolinea Donzelli- siamo finalmente dinanzi a una svolta. Aggredire con violenza gli avversari politici porta all'arresto anche se i violenti sono 'i bravi ragazzi' dei centri sociali che contestano la Gelmini, Berlusconi e la destra. Grazie alla Digos, alle forze dell'ordine e a magistrati liberi, a Firenze si respira finalmente legalità". "Ci auguriamo -conclude Donzelli- che il Rettore dell'Università di Firenze e il Sindaco della città Matteo Renzi non prestino più alcuna copertura a simili soggetti e provvedano a liberare immediatamente tutti i locali di loro pertinenza occupati abusivamente da questi pericolosi violenti arroganti che inquinano la democrazia e il confronto politico in città, oltre che il libero esercizio di pensiero nell'Università".
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