Sabato 23 gennaio ore 20:45 e domenica 24 gennaio ore 16:45 al Teatro Lumière, ci sarà l'indomita, aggressiva, impertinente, ironica, arguta e coinvolgente Grazia Scuccimarra che ci propone il suo classico “Noi, le ragazze degli anni ‘60”, uno spettacolo che ha oltre trenta anni ed ha al suo attivo più di duemila repliche. La romana Compagnia Teatrale Il Graffio presenta dunque Grazia Scuccimarra, attrice comica di straordinaria intelligenza e cultura, che sa come prendere il suo pubblico: lo travolge con la sua verve, con la sua maliziosa analisi su i pregi e i difetti di chi ci circonda, con la sua critica spietata della politica e della società. Ma sempre in modo gradevole ed attraverso un esilarante e serrato dialogo con il pubblico, che la adora, si riconosce nelle tante situazioni che racconta, si sbellica dalle risate. Ma chi erano le ragazze dei Sessanta e in cosa erano diverse da quelle di oggi? Certo parliamo di un periodo del dopoguerra, allegro, spensierato e onesto in confronto a questo abbastanza sguaiato e volgare. E le ragazze sono evidentemente diverse; il filo conduttore dello spettacolo si snoda dall’adolescenza delle ragazze degli anni ’60 fino ai giorni nostri, con un interrogativo costante: che fine hanno fatto le ragazze degli anni ’60? Ed è qui che la Scuccimarra si sbizzarrisce nel ripercorrere il loro modo d’essere giovani, amare, vestire, studiare, sognare, atteggiarsi, fare politica e muoversi nel sociale, in un continuo ed esilarante confronto con i tempi attuali. Come una frustata, la parola e i gesti della protagonista si abbattono sui personaggi e sulle vicende di quel periodo, un tempo che continua ad insidiare i giorni nostri. Tutto ciò la Scuccimarra ce lo presenta in modo brillante, servendosi di una fine satira e rifuggendo da cadute di stile o banali luoghi comuni.
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