“Dopo 40 anni di tentativi falliti in ambito di erosione costiera, si torna al ‘tampone’ delle scogliere, che hanno già dimostrato di avere come unico risultato quello di spostare il problema più a sud lungo la costa toscana”. Così la consigliera regionale Marina Staccioli (Gruppo Misto), coordinatrice di Movimento Identità Toscana, commenta la “variantina” presentata dalla Giunta regionale a balneari e Comuni di Massa Carrara.
“Prima i fallimentari geotubi, poi il contenzioso con le ditte – aggiunge Staccioli – infine l’uovo di Colombo della Giunta: tornare alle vecchie file di massi per cercare di frenare l’erosione delle spiagge. Peccato che questo intervento si sia già in passato rivelato dannoso per i Comuni limitrofi”.
“Possibile che in quarant’anni – domanda la consigliera – non si sia trovata una soluzione valida? Eppure di studi e sperimentazioni le Università, comprese quelle di casa nostra, ne hanno prodotti a bizzeffe, anche meno costose delle barriere ad oggi scelte dalla Regione Toscana e già utilizzate con successo in varie parti del mondo e d’Italia”.
“E’ ora che anche la Toscana apra la strada a nuove tecnologie in questo campo – conclude Staccioli – se non vuole arrendersi a fare indietro tutta”.
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