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lunedì, 17 dicembre 2012 - 08:08
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Giusto premiare le aziende virtuose

Confcommercio Firenze: la tassa sui rifiuti è ingiusta, serve proroga

Immagine articolo - Il sito d'Italia

“La Tares è iniqua e ingiusta, perché non fa che riprendere la vecchia Tia e vi aggiunge una ulteriore imposta sui servizi”. A dichiararlo è Alessandra Signori, Presidente Confcommercio Firenze, secondo cui il nuovo tributo RES “manterrà i coefficienti potenziali di produzione, forniti per calcolare la parte variabile della tariffa da attribuire alle categorie di utenza non domestica, che hanno già marcatamente evidenziato il loro totale scollamento dalla reale produzione di rifiuti delle varie categorie economiche."

 

La richiesta dell’Associazione è pertanto quella di prorogare l’entrata in vigore del nuovo tributo almeno fino al 1° gennaio 2014, in modo tale da non far pesare sulle imprese la nuova quota servizi, che andrebbe ad aggiungersi ad un sistema di tassazione già iniquo.

“In caso tale proroga non fosse possibile” aggiunge la Presidente Signori “la nostra richiesta è di applicare il minimo previsto per la quota servizi, ossia 0,30 centesimi di euro al mq di superficie”.

 

“In ogni caso” sottolinea la Presidente di Confcommercio Firenze “la vera sfida è un’altra ed è quella di fare di Firenze una città all’avanguardia nel campo della raccolta differenziata, incentivando le imprese ad innovare i propri processi di produzione e smaltimento dei rifiuti”.

 

La richiesta di Confcommercio Firenze è pertanto di aprire al piu’ presto un tavolo con l’amministrazione comunale, con Quadrifoglio e con le associazioni di categoria al fine di individuare la strategia piu’ opportuna per incentivare la raccolta differenziata premiando le imprese che attuano buone pratiche con riduzioni sulla componente rifiuti della Tares.

 

“Lo sforzo del Comune, delle associazioni, delle imprese” conclude Alessandra Signori “deve essere quello di portare le attività produttive e commerciali ad essere sempre piu’ in linea con una prospettiva di sviluppo sostenibile della nostra città. Per arrivare a costruire una “città intelligente” serve però un confronto aperto e franco sui temi che riguardano l’amministrazione pubblica e le imprese”.

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