''Il sovraffollamento e' una condizione che provoca grande sofferenza nei detenuti e forte disagio nel personale. Ma i veri problemi partono dall'esterno''. Lo dice don Vincenzo Russo, cappellano del carcere di Sollicciano, dopo il suicidio di una giovane madre che si e' impiccata in una cella. ''Le condizioni di detenzione sono difficilissime - ha aggiunto - con il penitenziario che scoppia per il numero di detenuti. Gli agenti di custodia sono, in proporzione, sempre meno rispetto al numero dei detenuti. Si fanno tante iniziative per migliorare la vita dentro il carcere, ma il vero problema e' quello che queste persone vivono all'esterno: condizioni di degrado, disoccupazione, mancanza di cultura e crollo dei valori della famiglia e della chiesa. Chi arriva qua dentro, ed e' gia' in difficolta', non puo' che veder peggiorare la propria condizione. Occorre una riflessione da parte di tutti, istituzioni e singole persone''.
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