Unioni civili, figli di coppie gay, legge omofobia. Il Sindaco di Firenze snocciola il suo programma sui diritti gay per la premiership nazionale al sito Gay.it. E spiega - informa un comunicato Gay.it - che un' alleanza con Casini non sarebbe di ostacolo perchè gli ostacoli semmai vengono dall'interno del Pd. Ripartire dalle Civil Partnership sul modello inglese. E' questa l'idea di Matteo Renzi per dare diritti alle coppie gay. Il sindaco di Firenze affida al portale Gay.it in un'intervista al direttore Alessio De Giorgi, il più letto in Italia dalla comunità' lgbt (lesbica, gay, transgender, bisex) e all'esponente fiorentino del Pd Giuliano Gasparotti, il suo programma sui diritti civili. Il provvedimento consentirebbe di dare alle coppie gay i diritti ''di cittadinanza, di assistenza, di successione e equiparazione a livello fiscale e pensionistico''. Renzi spiega anche che vuole dare tutela ai figli delle coppie lgbt, perche' ''non farlo è segno d'inciviltà. Chi tocca i diritti dei bambini viola la dignità di un Paese''. Ammette, pero', di dover ''approfondire il tema delle cosiddette 'famiglie arcobaleno''' e di essere contrario alle adozioni in favore di uno snellimento della burocrazia per le coppie eterosessuali che vogliono intraprendere questa strada. Nel programma del sindaco di Firenze c'è spazio anche per la lotta all'omofobia. Ripartire dalla legge Concia e puntare sulla cultura e dell'educazione. ''Sarà un caso che la prima campagna contro l'omofobia su giornali e tv l'ha fatta un governo di centrodestra - che pure ha avuto tantissimi limiti su questi temi - o forse questo e' anche la conseguenza di una certa propensione della sinistra a fare battaglie spesso solo di principio?''. Come conciliare tutto questo - gli viene chiesto - con un'alleanza con Pierferdinando Casini? ''Non credo che il problema sia Casini'', spiega Renzi perchè' ''le insidie, piuttosto, sembrano arrivare dall'interno dello stesso Pd: questo è il classico ambito in cui dobbiamo smettere di fare i tavoli e iniziare a fare le leggi. Non possiamo continuare a fare campagna elettorale sulla pelle della gente''.
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