Non ci sono discussioni che tengano. Il poker è uno dei giochi di carte più affascinanti che l’uomo abbiamo mai inventato: protagonista di scene di film storiche e spesso “contorno” di decisioni importanti, vediamo perché questo gioco appassiona così tanto anche nella sua versione virtuale.
Il poker online: vera passione per gli italiani
Quello del gioco online è un vero e proprio trend che non sembra conoscere né cali né crisi di sorta. Grazie anche alle migliorie e agli investimenti che le case madri, i bookmaker e i creatori di software dedicano a questo settore, quello dei casinò online pare essere una vera attrazione soprattutto per gli italiani. In particolare in poker e le slot machines sono fra i giochi online preferiti sul nostro territorio, oltre a tanti altri intrattenimento legati al “gioco” o “game” inglesizzato.
Ma perché il poker online va così forte? Così forte da essere un’industria che ha toccato oltre 700 milioni di ricavi nel 2017 e che è salita a oltre 800 milioni sul finire del 2019? Come in tutte le dinamiche, le motivazioni sono diversificate e svariate. Innanzitutto, possiamo menzionare la più banale e scontata, ma che per la maggior parte delle persone conta e non poco e cioè quella della comodità: poter effettuare una partita a poker mentre si fa colazione con il proprio smartphone, metterla in pausa quando si vuole e tornare a giocare sorseggiando il caffé non ha prezzo. Fra le altre motivazioni troviamo il facile utilizzo e la rapida accessibilità alle applicazioni e alle piattaforme che erogano questi servizi. Come dicevamo le case produttrici di software non lesinano investimenti a riguardo e la grafica, l’interfaccia e la giocabilità migliorano di settimana in settimana, agevolando anche gli utenti meno digitalizzati.
Quando sono nati i primi casinò?
Fra le altre motivazioni che fanno appassionare molti italiani ai giochi d’azzardo online c’è quella di tenere la mente allenata, divertirsi e produrre serotonina grazie al consueto “brivido” che il gioco induce nell’uomo. Il concetto di gioco è antico quanto l’umanità e illustri personaggi del passato non facevano segreto di essere amanti e giocatori di svariati giochi di carte. Anzi, agli inizi del ‘700, essere abile a diversi giochi d’azzardo era uno degli intrattenimenti facenti parte del codice della nobiltà, ai quali non si sottraevano né l’illuminista Voltaire, ad esempio, nè illustri scrittori di tutta Europa.
Il primo casinò in Italia aprì i battenti nel 1638 a Venezia, nell'allora Repubblica di Venezia: il "Ridotto" è stato riconosciuto come la casa da gioco più antica del mondo. La parola "casinò", infatti, secondo una traduzione molto approssimativa in italiano, vorrebbe dire proprio “piccola casa”: la struttura non era adibita prettamente al gioco d’azzardo, bensì era un luogo di incontri per la nobiltà e l’elite del tempo.
Dunque il Bel Paese ha una forte tradizione legata ai giochi di carte e di intelletto, così come dimostrano anche molti testi di Lorenzo de’ Medici, che non fu soltanto appassionato giocatore, ma addirittura inventore di alcuni giochi di carte.
Giochi di questo tipo stimolano la creatività e l’intelligenza, oltre a “formare” la mente a pensare in maniera strategica. La presenza massiccia del gioco online è solo una normale conseguenza che deriva dal connubio fra l’indole umana incline al gioco e la nascita di supporti digitali ubiqui che ne facilitano ancora di più l’accesso.
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