Quello del Bunga Bunga è ormai diventato un tormentone nazionale, un modo di dire, di fare ironia e autoironia tutta italiana. Addirittura un esercente locale ha avuto la bizarra e singolare idea di farne il nome della sua pizzeria in zona San Lorenzo 'Pizzeria BungaBunga' con tanto di sottotitolo, nel caso non bastasse, 'Ar core'. Un'iniziativa che ha suscitato l'ilarità e la curiosità di molti, turisti e residenti. L'insegna del locale sembrava aver sortito l'effetto desiderato, quello di richiamare gente dopo la recente inaugurazione della pizzeria. Ma a rovinare il 'festino' ci pensa la Polizia Municipale che riscontra una serie di irregolarità: l'insegna risulta essere abusiva e pertanto deve essere rimossa entro dieci giorni. A stabilirlo il provvedimento della direzione sviluppo economico del Comune. Dunque per i gestori della pizzeria è scattata la contravvenzione per violazione dell’articolo 23 del Codice della Strada oltre alla sanzione per il mancato pagamento del tributo dovuto al Comune. Il vicesindaco Dario Nardella ne fa una questione di decoro cittadino che stando alle sue parole "deve riguardare tutti i vari aspetti, anche quello relativo alle insegne". Intanto il collega Massimo Mattei, che proprio oggi si è recato in zona per portare la sua solidarietà al commerciante aggredito durante la giornata del 1 maggio, ha pensato bene di recarsi in via S. Antonino a vedere di persona il 'BungaBunga'.
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