Tutti assolti, con formule diverse, i quattro funzionari del Comune di Firenze imputati a vario titolo di abuso d'ufficio e falso riguardo alla trasformazione dell'ex convento di San Paolino, già sede del Monte de' Pegni, in un hotel e resort extralusso situato in pieno centro storico.
Il giudice Francesco Gratteri ha assolto ieri pomeriggio Oberdan Armanni, Patrizia Contini e Marcello Lotti, e con loro anche Maurizio Talocchini, ex dirigente dell'urbanistica sotto la giunta Domenici, peraltro morto nell'ottobre 2015 a Orbetello (Grosseto).
I quattro erano stati prosciolti in udienza preliminare nel 2013, ma ci fu un ricorso in Cassazione della procura di Firenze il cui esito portò ad una nuova udienza davanti al gup dove venne stabilito il rinvio a giudizio per i quattro imputati. Secondo l'accusa i funzionari si sarebbero adoperati per favorire la società che voleva realizzare l'albergo danneggiando l'interesse pubblico, come, per esempio, esonerando la società dal realizzare un parcheggio da 50 posti e alcune residenze ad affitto agevolato.
Il piano di recupero approvato in Comune risale al 2009. L'inchiesta del pm Gianni Tei aveva avuto nove indagati, tra cui l'ex assessore all'urbanistica Gianni Biagi, e poi nel tempo si è 'asciugata' con una serie di archiviazioni che hanno riguardato Biagi, due proprietari, un progettista e un altro professionista che doveva tenere i rapporti col Comune.
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