Self-portrait concettuali, moderni autoritratti, come quelli di Cindy Sherman che indagano gli stereotipi femminili. Di questa artista e di molti altri, attivi dagli anni ’60 ad oggi, si parlerà domani mercoledì 3 maggio al Museo Novecento dalle 17,30, presentando il volume “In assenza. Appunti sull’autoritratto contemporaneo” (Pisa University Press), di Laura Vecere, docente di Storia dell’Arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Con l’autrice saranno presenti Carlo Sisi, storico dell'arte, che è stato Presidente del Museo Marino Marini di Firenze, Direttore della Galleria d’Arte Moderna e della Galleria del Costume di Palazzo Pitti e Franco Speroni, docente di Storia dell'arte presso le Accademie di belle arti di Bologna, L'Aquila, Macerata e Firenze.
Il libro è un vero e proprio viaggio in questo genere artistico per capirne l’evoluzione, il rinnovamento e nel contempo il legame con la tradizione attraverso un’analisi del lavoro di Robert Morris, Luciano Fabro, Bruce Nauman, Giulio Paolini, Jan Vercruysse, Renato Ranaldi, Daniela De Lorenzo, Gillian Wearing e Mark Wallinger, oltre a Cindy Sherman. L’autoritratto, genere da sempre praticato nell’arte di tutti i tempi, nel contemporaneo molto spesso prescinde dalla somiglianza fisionomica con l’autore mantenendone tuttavia la ‘presenza’ in modalità diverse e particolari.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. L’ingresso non prevede l’accesso al percorso museale.
Nella foto, Cindy Sherman che è tra le autrici in cui si parla nel libro
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