Riparare i danni economici e sociali della pandemia e accompagnare la transizione digitale e ambientale attraverso il finanziamento di sei missioni di intervento: innovazione, verde, mobilità, inclusione e salute. Sono gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza che si traducono per le città in interventi concreti sul territorio. Le linee progettuali che l’amministrazione ha inviato ad Anci per il territorio comunale fiorentino sono state illustrate oggi in Consiglio comunale dal sindaco Dario Nardella insieme all’assessore con delega al coordinamento progetti Recovery Plan Cecilia Del Re.
Dal potenziamento delle infrastrutture tecnologiche per l’erogazione del 100% di servizi digitali alla riqualificazione dello stadio Franchi, fino al recupero dei grandi edifici culturali di Firenze, agli investimenti per la mobilità sostenibile, gli spazi verdi e l’abitare: sono solo alcuni delle idee progettuali proposte nelle schede di intervento per la ripartenza della città, in linea con il Pnrr Italia, che attualmente l’Unione europea sta vagliando.
“Da mesi sosteniamo che le città devono essere in prima linea nella stesura e nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza - ha dichiarato il sindaco Dario Nardella - e dalla lettura del Piano, e delle azioni che prevede, traspare il ruolo significativo degli enti territoriali a cui competono investimenti pari a oltre 87 miliardi di euro. Per Firenze si tratta di 21 macro-azioni per oltre 150 interventi per un valore totale di oltre 3 miliardi di Euro.
Per questo con il coordinamento città metropolitane dell’Anci abbiamo ribadito la volontà di collaborare per attuare assieme allo Stato il Piano, ma con chiarezza dei compiti e distribuzione dei fondi per competenza: quindi far sì che sia le Regioni che i Comuni possano essere enti attuatori e gestire la concreta realizzazione degli interventi. Anche per questo, ho chiesto - a nome di tutte le Città metropolitane - un tavolo politico permanente tra il Governo e i sindaci delle grandi città per monitorare questo complesso percorso”.
Il sindaco ha ricordato che “ad oggi non possiamo conoscere tutti i dettagli dei finanziamenti, in quanto la struttura del piano e le norme di tutela della concorrenza e trasparenza garantite dall’evidenza pubblica non permettono di sapere cosa sarà effettivamente realizzato e in che misura. Solo a seguito dell’approvazione del Piano nazionale da parte della Commissione e del Parlamento Europeo, della definizione delle strutture di dettaglio e della redazione dei necessari bandi e gare pubbliche arriveremo a conoscenza dei singoli progetti finanziati e delle loro effettive entità”.
“Tutto questo lavoro di dettaglio che vado a presentare, però - ha sottolineato - dimostra come già dalla fase di costruzione delle linee guida generali, la nostra Città è in prima linea nella volontà di intercettare queste risorse e promuovere i principali progetti di sviluppo del nostro territorio. E l’insieme delle azioni, dal digitale all’istruzione, dal verde ai trasporti, fa emergere il segno politico della nostra azione per Firenze”.
In merito all’istruzione, il sindaco ha ricordato che “vengono destinati circa 32 miliardi al rafforzamento del sistema educativo, alle competenze digitali e tecnico-scientifiche, alla ricerca e al trasferimento tecnologico. Firenze ha previsto interventi per aumentare le strutture scolastiche di prossimità, nell’ambito della lotta contro l’abbandono scolastico, così come l’efficientamento delle strutture scolastiche esistenti in una logica di efficientamento energetico”. “Pochi giorni fa - ha aggiunto - ho avuto l’occasione di incontrare la Ministra per l’università e la ricerca Maria Cristina Messa: dalla conversazione sono emerse le possibilità per Firenze di lavorare concretamente su progetti legati a questi finanziamenti partecipando ai bandi che il Ministero predisporrà nei prossimi mesi. Abbiamo quindi attivato una task force specifica su questo tema”.
“E’ questa l’occasione - ha concluso il sindaco - per rilanciare due grandi questioni alle quali tengo molto: la necessità per tutti gli enti pubblici di dotarsi di personale tecnico qualificato nella progettazione, gestione e rendicontazione di progetti di questo tipo e la necessaria semplificazione delle norme che riguardano le procedure di appalto e definizione dei contratti pubblici. La grande sfida del Piano Nazionale di ripresa e resilienza potrà essere vinta solo risolvendo alcuni nodi strutturali legati a questi due ambiti: apprezzo l’operato del governo Draghi in questo senso, dall’attività del Ministro Renato Brunetta per il personale al DL Semplificazioni appena approvato. Ma ci tengo a sottolineare che la scadenza del 2026 ci pone, in questo momento, ad agire con decisione e celerità”.
Quotidiano diffuso via internet da Il sito d'Italia. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010. Edito da Giornalistifiorentini srls Copyright ilsitodiFirenze.it - Tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de ilsitodiFirenze.it - Direttore: Matteo Calì
Realizzazione sito web Firenze | Realizzazione sito web Massa | Realizzazione sito web Roma | Realizzazione sito web Perugia | Realizzazione sito web Bari | Realizzazione sito web Italia | Trame Digitali digital agency