Dal 1 gennaio 2018 anche i sacchetti utilizzati per imbustare frutta e verdura oppure carne, pesce, affettati o prodotti di panetteria saranno a pagamento.
Lo dicono le norme sugli shopper, contenute nella legge di conversione del decreto legge Mezzogiorno che ha avuto il via libera lo scorso agosto, prevedendo che anche i sacchetti leggeri e ultraleggeri, siano biodegradabili e compostabili, e che siano distribuiti esclusivamente a pagamento.
L'obbiettivo è reprimere pratiche illegali tanto dannose per l’ambiente come quella dell’uso, per eludere la legge sugli shopper, di diciture come ‘sacchetti a uso interno’. Per chi volesse fare il furbetto, la legge prevede pesanti sanzioni da 2.500 euro fino a 100.000 euro, se la violazione del divieto riguarda ingenti quantitativi di borse di plastica oppure se il valore delle buste fuori legge è superiore al 10% del fatturato del trasgressore.
Considerando che usare lo stesso sacchetto non sarà possibile, avendo i prodotti prezzi diversi, bisognerà aggiungere all’importo di ogni alimento acquistato il costo, seppure di pochi centesimi, di tutti i singoli sacchetti utilizzati. Il prezzo non è ancora stato dichiarato, ma secondo le prime voci dovrebbero costare da 2 centesimi a un massimo di 10.
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