È trasferito definitivamente al tribunale di Roma il procedimento contro l'imprenditore Francesco De Vito Piscicelli, accusato di corruzione aggravata in concorso per l'appalto sulla scuola carabinieri di Firenze insieme alla 'criccà di Balducci e all'imprenditore Riccardo Fusi. Oggi il giudice Anna Favi di Firenze ha disposto la trasmissione al tribunale della Capitale degli atti recependo una sentenza della Cassazione, prima sezione penale, depositata il 25 maggio scorso in cui la Suprema Corte ribadisce che la competenza territoriale del processo è a Roma, e non a Firenze. Con questa decisione la Cassazione ha risolto il 'conflitto positivo di competenza che il giudice Favi sollevò il 13 gennaio scorso su proposta della procura di Firenze. Ma già il 17 dicembre 2010 la stessa Cassazione si era espressa su un altro conflitto di competenza sullo stesso procedimento stabilendo la trasmissione degli atti a Roma. Conflitto proposto dai difensori di Piscicelli, la cui posizione fu stralciata ottenendo un processo in rito abbreviato. Successivamente ci fu la nuova iniziativa della procura di Firenze, per mantenere il procedimento nel capoluogo toscano: ma l'ultima decisione della Suprema Corte sembra aver messo definitivamente la parola 'finè alla questione e Piscicelli verrà processato a Roma così come altri co-indagati, tra cui Angelo Balducci, Fabio De Santis, Riccardo Fusi, Roberto Bartolomei; tra i coinvolti anche il coordinatore del Pdl, onorevole Denis Verdini.
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