"Non siamo soli nella nostra terra, come temevamo di essere. Il Governatore ci ha veramente scaldato il cuore". Così Guido Magherini, padre di Riccardo, il 40enne morto in strada la notte tra il 2 e il 3 marzo scorso dopo essere stato fermato dai carabinieri, ringrazia il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, per la lettera inviatagli nei giorni scorsi nella quale il presidente esprime vicinanza alla famiglia, ma soprattutto si augura venga fatta rapidamente giustizia e punite le eventuali responsabilità che dovessero essere accertate.
Nella lettera Rossi, scrive Magherini ringraziandolo pubblicamente, usa "toni tutt'altro che formali e di circostanza", e "ci coglie francamente impreparati. Lo ringraziamo per la sua sincera vicinanza e condividiamo in pieno ogni sua parola, espressione di grande umanità ma anche di quel che noi crediamo debba essere il cosiddetto 'senso dello Stato' e rispetto delle sue istituzioni democratiche", continua il padre del 40enne che da mesi sta portando avanti la sua battaglia.
"Riccardo non c'è più. È durissima per noi famigliari - conclude Magherini -. Ma non cerchiamo vendetta. Solo e soltanto verità e giustizia come lui stesso vorrebbe. Lo ha dimostrato continuando a chiedere educatamente aiuto, mentre stava morendo".
(ANSA)
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