Elezioni, Forza Italia all'attacco: “Nardella non ha mantenuto le promesse”

Un pinocchio in dono al sindaco Dario Nardella. È stato questo il goliardico regalo portato questa mattina dal consigliere regionale di Forza Italia Marco Stella e dai candidati al consiglio comunale Maria Grazia Internò e Pierluigi Fanetti, per sottolineare i punti del programma mai realizzati dall'attuale primo cittadino. “Abbattimento delle tasse manco l’ombra, nuovi parcheggi nemmeno a parlarne, lo stadio del futuro a Mercafir resta saldamente ancorato per l’appunto nel futuro, su San Lorenzo non s'è mosso un sasso e il parco delle Cascine è tutto men che qualificato. Una catena di promesse mancate che percorre il tempo dal programma 2014 a oggi”. In realtà Dario Nardella non era presente a Palazzo Vecchio e quindi la consegna del dono è passata di mano al vicesindaco Cristina Giachi, che, a sua volta, ha ricordato come il programma sia stato rispettato “per una percentuale superiore al 84%”. 
“In questi cinque anni – hanno attaccato gli esponenti di Forza Italia – Nardella ha trasformato Firenze in una promessopoli. I suoi sogni sono diventati l’incubo dei fiorentini che lo hanno votato. Il sindaco aveva messo nel programma l’azzeramento dell’addizionale comunale Irpef per tutti e l’abbattimento della Tasi per inquilini, commercianti e artigiani. Ebbene: si è rivelata una bugia. Come dimenticare la costruzione del nuovo stadio in area Mercafir – proseguono gli azzurri fiorentini – per non parlare della progettazione del nuovo piano del traffico nei primi 100 giorni”. Non pervenuti neppure i “20mila posti di lavoro che Nardella aveva preannunciato”. Stessa sorte, proseguono gli azzurri fiorentini, per la “riqualificazione del parco delle Cascine col progetto Grandi Cascine e della stessa area San Salvi, 1 milione e 400.000 metri quadri di degrado urbano”.
Quartiere che vai, insomma, e magagna che trovi: “Nulla è stato fatto – incalzano Stella, Internò e Fanetti – per l’annunciato contrasto alla desertificazione di fondi abbandonati o sfitti con la ripopolazione delle zone commerciali”. Insomma una bocciatura totale e senza appelli. Perché, come diceva nel 2014 Carmen Consoli “i sogni son desideri di felicità, nel sogno non hai pensieri, esprimi sincerità”.