Domani pomeriggio il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano visiterà anche il Museo Galileo, Istituto e Museo di Storia della Scienza che, dopo due anni di chiusura per lavori di radicale ristrutturazione, ha riaperto al pubblico il 10 giugno 2010. Il museo (inaugurato nel 1930) ha allestito, per la visita di Napolitano, una mostra personale di alcuni preziosi documenti legati agli anni del Risorgimento. Mostra allestita nella sala della biblioteca. Si tratta di una serie di atti dei dodici congressi nazionali degli scienziati italiani che si tennero dal 1839 al 1877, i primi dei quali proprio in Toscana.
I Congressi degli scienziati italiani si tennero a partire dal 1839 con cadenza annuale fino al 1847, quando a Venezia la nona Riunione fu interrotta dalla polizia austriaca. Le riunioni non ripresero che dopo l’Unità d’Italia, nel 1861 a Firenze con una riunione straordinaria, nel 1862 a Siena, nel 1873 a Roma e infine nel 1875 a Palermo.
Nel congresso del 1873 il grande chimico Stanislao Cannizzaro propose di istituire la Società Italiana per il Progresso delle Scienze, ancora oggi attiva.
L’eccezionale raccolta conservata presso la biblioteca del Museo Galileo copre tutte le riunioni. Si tratta di 36 filze che contengono migliaia di carte manoscritte. Di particolare interesse sono le quattro filze dei documenti della riunione di Venezia (1847), interamente inedite. Di questi congressi il Museo conserva inoltre una ricca documentazione iconografica, costituita da stampe, dipinti, busti e medaglie.
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