«Sulla riapertura del centro diabetologico di Pelago inaccettabile il silenzio dell’assessore Marroni».
È il commento del consigliere regionale del gruppo Più Toscana e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri, che dopo la richiesta di riattivazione del servizio da parte del consiglio comunale di Pelago, chiede una soluzione definitiva da parte della Giunta regionale.
«Il centro diabetologico dal 1992 ospitato gratuitamente presso il poliambulatorio di San Francesco – spiega – è stato chiuso senza preavviso costringendo i quasi 700 pazienti schedati fra Pontassieve, Rufina e Pelago a macinare 20 chilometri per raggiungere l’ospedale più vicino.
Quello che è rimasto oggi delle 1900 prestazioni l’anno è solo un servizio di accoglienza di primo livello (front office, prenotazione Cup e indicazioni per gli esami) che penalizza economicamente fasce della popolazione con poca possibilità di movimento che dunque si troveranno costrette a viaggiare in caso di controlli e colloqui col personale medico.
Quello di cui Pelago ha bisogno è invece il mantenimento del secondo livello di assistenza e la presenza di uno specialista che svolga un’azione di presidio permanente per tutta la Valdisieve. Un progetto che potrebbe essere realizzato a costo zero tutelando malati affetti da patologie metaboliche croniche con bisogno di assistenza e monitoraggio costante. Soprattutto tenendo conto del fatto che il territorio della Val di Sieve è sprovvisto di un presidio ospedaliero.
Gli sprechi, invece, sono quelli che si sono verificati dall’attivazione del servizio di triage infermieristico che senza strutture alle spalle ha ben poca utilità e soltanto costi da sostenere».
Un nodo sul quale il consigliere ha presentato una mozione per impegnare la Giunta Rossi ad occuparsi della questione tenendo conto delle richieste del Comune di Pelago e dell’Associazione Diabetici della Val di Sieve.
«Auspico – conclude – che la vicenda trovi una soluzione soddisfacente dopo un incontro con le istituzioni locali e cittadini in commissione Sanità».
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