«Quanti e quali saranno i posti letto degli ospedali toscani tagliati dalla delibera dell’assessore Marroni? Nell’atto è scomparso il numero 2000 invocato dall’assessore: saranno 100? 500? 1000? 2000? O addirittura 4000?». È quanto chiede il consigliere regionale del gruppo “Più Toscana” e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri, in riferimento alla sforbiciata dei posti letto prevista dalla riorganizzazione del sistema sanitario regionale.
«Il numero – spiega – resta un mistero visto che dalla delibera varata il 28 dicembre dalla Giunta, la già allarmante voce “valore stimato” riferita al tagli di 2000 posti letto con tasso di occupazione inferiore al 85% è stata sostituita da una precisazione ancora più inquietante che prevede la riduzione dei posti letto “tenendo conto della diversità dei contesti organizzativi aziendali”. Una modifica che rendere ancora più fosca la sorte delle strutture ospedaliere toscane, dove i tagli a questo punto potrebbero raggiungere qualsiasi soglia».
Cifre sulle quali Lazzeri ha presentato un’interrogazione per conoscere nel dettaglio quali saranno le strutture che non raggiungeranno la “soglia salvezza” dei posti letto con tasso di occupazione dell’85% fissata dalla Giunta, «e di conseguenza – continua – avere definitivamente il nome e cognome degli ospedali di ogni singola provincia che finiranno sotto la scure dei tagli».
Il consigliere punta poi il dito contro i 20 milioni di euro messi a disposizione dalla delibera per supportare la riorganizzazione. «Metà di questi soldi sarà riservata al riassetto del territorio mentre parte dell’altra metà – commenta – è stata promessa in premio alle Asl che ridurranno le prestazioni “inappropriate” in cui sono inclusi anche i livelli essenziali di assistenza come guardia medica e assistenza farmaceutica: un meccanismo perverso che premia chi taglierà di più».
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