Un modus operandi semplice e redditizio, quello messo a punto da un aretino di 36 anni, denunciato assieme alla sua compagna, un'impiegata di 48, residente a Figline Valdarno. La coppia, entrambi con un divorzio alle spalle, dovrà ora rispondere dei reati di simulazione di reato e truffa aggravata.
Il piano dell'uomo consisteva nell'acquistare oggetti di valore, stipulare polizze antifurto e poi fingere di subire rapine per intascare i soldi delle assicurazioni. Tutto è andato liscio fino a ieri, quando i militari di Figline si sono insospettati e hanno accertato la verità su una presunta rapina denunciata dall'aretino.
Il 36enne ha chiamato il 112 dopo aver comprato un televisore al plasma di 42 pollici e un ipade al centro commerciale Media World della cittadina. Quando i carabinieri sono intervenuti sul posto ha dichiarato di essere stato avvicinato da due individui che lo minacciavano con un coltello e che oltre a ferirlo al braccio (presentava davvero delle escoriazioni) l'avevano letteralmente ripulito: rolex, portafogli, documenti e gli elettrodomestici gli erano stati portati via.
I militari si sono messi subito al lavoro, dopo i consueti accertamenti hanno scoperto che il truffatore aveva presentato dall'agosto 2011 fino al caso di ieri 6 denunce per furti o rapine. A quel punto hanno deciso di visionare i filmati delle telecamere del centro commerciale. L'uomo aveva dichiarato di essere solo, ma i fotogrammi dell'occhio digitale avevano immortalato anche la sua compagna.
Messo alle strette comincia ad essere contradditorio e gli inquirenti decidono per una perquisizione domiciliare. A casa della coppia vengono rinvenuti 32 mila euro in contanti e altri 18 mila in assegni, 16 orologi di lusso e 32 certificati di garanzia di rolex in cassaforte. Tutti i documenti di cui aveva denuciato il furto.
Confessa le altri simulazioni avvenute a Follonica, Firenze, San Giovanni Valdarno e Napoli. Nel capoluogo partenopeo aveva simulato la rapina della sua Bmw venduta a un ricettatote del luogo che l'ha usata per farne pezzi di ricambio, cosicché lui ha potuto ottenere, oltre ai soldi della vendita, 10.000 euro della polizza antifurto.
Al momento sono ancora in corso le indagini da parte degli investigatori per ricostruire ogni singolo episodio.
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