Nardella per la riconferma in Palazzo Vecchio inizia col 'porta a porta'

In vista delle elezioni amministrative della primavera 2019 e della prossima campagna elettorale, il sindaco di Firenze Dario Nardella ascolterà i problemi e le richieste dei cittadini incontrandoli direttamente.

Poi, in cabina elettorale, oltre al sostegno del Partito Democratico e una lista civica a suo nome, l'attuale primo cittadino si augura di poter contare anche all'appoggio di una coalizione che riunisca “progetti e valori della sinistra, insieme anche a posizioni che guardano a valori più liberali”. È questa la strategia lanciata da Nardella, ospite ieri sera del talk show La Pancia in onda su RTV38, per la corsa alla riconferma alla guida politica del Comune.

“La mia prima preoccupazione – ha detto Nardella a RTV38 – è essere il sindaco di tutti i fiorentini, girare la città, ascoltare la voce soprattutto di chi è in difficoltà ed ha bisogno. Nessuno è perfetto, ci sono tante cose che abbiamo realizzato, molte ancora da fare. Ma la cosa che più conta è il rapporto con la comunità e credo che i fiorentini siano contenti del fatto che ci sia un sindaco che lavora 14 ore al giorno per loro, si alza la mattina presto e va a dormire tardi, lavorando con umiltà e impegno per la città. A proposito di questo – ha spiegato Nardella – voglio intensificare il rapporto con le persone, soprattutto parlando con chi ancora non mi conosce e per questo il 1° di ottobre cominceremo con il programma Uscio e Bottega. Dal primo ottobre comincerò a far visita a casa a tante famiglie fiorentine. Attraverso un indirizzo email uscioebbottega@comune.fi.it si potrà scrivere direttamente al sindaco e invitarlo a prendere un caffè, a colazione, a pranzo o per un aperitivo. Sono abituato a confrontarmi anche con chi è critico, ovviamente, credo che sia il primo gesto che deve fare un sindaco”.

Poi le elezioni - “Oltre al Partito Democratico – ha detto Nardella – lancerò una mia lista civica che porterà il mio nome, perché ci sono tanti cittadini che credono nella persona del sindaco Dario Nardella e magari vogliono esprimere un voto che va al di là dei partiti e che va alla persona, alla credibilità e fiducia che la persona può ispirare. In più sono al lavoro affinché possano nascere in città liste con una forte connotazione civica. A Firenze c'è una grande vitalità legata anche ad una progettualità civica: ci sono persone che lavorano nell'associazionismo e nel volontariato che fanno politica anche senza stare in un partito. Detto questo credo che i partiti servano, ma devono essere rifondati e ricostituiti. Ma è anche vero che se si mobilita la società civile da lì possono nascere nuove energie per dare linfa nuova anche ai partiti esistenti. Per questo penso a una coalizione larga che tenga insieme progetti e valori della sinistra insieme anche a posizioni che guardano a valori più liberali. Ripeto – ha ribadito Nardella – sono fiducioso che nella mia città possa nascere un movimento dal basso che possa trovare espressione in una coalizione che parla di diritti, di doveri, di valori democratici. Non è una coalizione 'contro' Salvini – ha precisato Nardella – a me interessa Firenze, quindi una coalizione che vuol far crescere la nostra città e la vuole difendere da attacchi sprezzanti che possono arrivare da fuori”.

Il Partito Democratico in Toscana alle ultime elezioni amministrative è crollato. Restano tre i capoluoghi guidati dal centrosinistra: Prato, Lucca e Firenze. “Una disfatta. La sinistra si è sciolta” commentò il presidente della Regione Enrico Rossi all'indomani dei risultati dei ballottaggi che videro consegnare al centrodestra Siena, Pisa e Massa.

La battaglia si preannuncia dura, ma Nardella ostenta sicurezza. Se temo di più la Lega o i 5 Stelle? “Rispetto tutti, ma non mi fa paura nessuno”.

D.M.