di Christian Campigli - Una piaga, sociale, di rispetto della legalità e soprattutto economica, che non si riesce a indebolire. Né, tantomeno, a debellare. Almeno non nel centro di Firenze. Il riferimento è ovviamente ai tanti, troppi venditori abusivi che infestano le strade della nostra città. Un fenomeno che non conosce crisi, flessioni di mercato o rischi di impresa. Anzi, a giudicare dai numeri sembra uno di quei settori in grande espansione. A doppia cifra. Se una persona avesse qualche soldo da parte sarebbe persino intelligente pensare di investirli in quella direzione.
Peccato si tratti di un'attività del tutto illegale. Primo perché si commerciano prodotti contraffatti, che danneggiano le oneste imprese italiane (soprattutto nel campo della moda). In seconda istanza perché è necessario avere una licenza per poter vendere e soprattutto si deve pagare il suolo pubblico per poter esporre la propria mercanzia. Infine perché è obbligatorio emettere regolare scontrino fiscale.
E pagare le tasse alla nazione che così magnanimamente ospita questo esercito di abusivi. Dettagli, che non sembrano interessare i benpensanti, i buonisti e, almeno in parte, nemmeno la nostra amministrazione. Sembra esserci una sorta di tolleranza, visto che si tratta di immigrati, magari anche clandestini, per lo più africani. "Devono campare in qualche modo". E' questo il mantra che viene spesso ripetuto, ovviamente a bassa voce. Un cuscinetto di illegalità intollerabile, che ha raggiunto livelli inaccettabili per una località turistica come la nostra. E' davvero ridicolo assistere, quotidianamente, a scenette che sembrano prese da vecchie pellicole anni '30. Ponte Vecchio, piazza della Signoria o via Calzaiuoli sembrano il set di "Guardie e ladri".
Le forze dell'ordine passano con l'auto, gli abusivi scappano, spostandosi in qualche vicolo laterale, per poi tornare tranquillamente al proprio posto dopo pochi secondi. E questo nonostante la zona più bella della nostra città sia letteralmente militarizzata per evitare possibili attacchi di terrorismo di matrice islamica.
Eppure basterebbe poco per debellare un tumore che porta danni enormi all'economia sana. E alle povere casse dello Stato. Perché la maggior parte degli abusivi si rifornisce nei pressi di Pontedera? E' un caso o in quella località c'è un centro di produzione? Perché, oltre ai sequestri di prodotti contraffatti, non vengono mai effettuati fermi di polizia? Perché si ha sempre (e giustamente) la mano pesante nei confronti degli italiani poco rispettosi delle regole e si cerca di essere così tolleranti con chi proviene da altri continenti?
La giunta Nardella, attraverso il lavoro dell'assessore Gianassi, ha dichiarato guerra all'illegalità. Firenze aspetta che questa dichiarazione si tramuti in un atto concreto. E che il tumore venga estinto. Per sempre.
di Christian Campigli - Vietata la riproduzione
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