Matteo Renzi a tutto campo ospite della trasmissione Otto e mezzo condotta da Lilli Gruber e Stefano Folli in onda su La 7. Il sindaco di Firenze non ha risparmiato battute al segretario Bersani e ha chiarito la sua posizione sulle primarie democratiche senza però sciogliere la riserva sulla sua candidatura e continuando nell'uso, ormai frequente, del "noi ci candideremo".
SUPER PIPPO E LA STOCCATA A BERSANI - "Certo che puo' accadere che mi candido, ma non e' che arriva super Pippo per cui una mangia la nocciolina e traforma l'Italia, non ha funzionato con Mario Monti, figuriamoci se funziona con persone come noi". Lo ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi intervistato nella trasmissione a Otto e Mezzo in merito alle primarie del Pd. "Quando Bersani fara' le regole, perche' oggi fa l'arbitro, l'allenatore e forse anche il massaggiatore e la ragazza pon pon, noi decideremo se e come qualcuno si candidera', raccontando un'Italia diversa"
LUSI? AVREI VOTATO SI' ALL'ARRESTO - 'Se io fossi stato in Parlamento avrei votato a favore''. ''Penso che il si' all'arresto sia stata l'unica soluzione possibile. Dispiace sempre quando un cittadino viene privato della liberta' - ha proseguito poi Renzi - ma un eventuale diniego sarebbe stato incomprensibile''. E ha aggiunto: ''Lusi e' una persona che ha sbagliato, ora racconti pure tutto, dica la verita', io non vedo forconi''. E conclude invitando ora a ''dire basta ai finanziamenti pubblici ai partiti''.
CAMBIAMO QUALCHE FACCIA - "D'Alema e Veltroni stanno in Parlamento da quando c'era Bearzot, calcisticamente parlando. Oggi c'e' Prandelli, c'era Paolo Rossi e ora c'e' Balotelli" ha detto il sindaco fiorentino. "Il mondo e' cambiato, se anche noi cambiamo qualche faccia non e' male. Possiamo provare a immaginare un'Italia del futuro", ha aggiunto Renzi sottolineando: "Io non vorrei essere quello nuovo, ma quello serio".
LE PRIMARIE NON SONO IL FESTIVALBAR - "Ci diano le regole e poi valuteremo se candidare uno di noi" ha aggiunto Renzi che rispondendo ad una domanda del giornalista Stefano Folli, ha chiarito di volere primarie aperte. "Facciamo come all'estero" ha detto il sindaco di Firenze, "le primarie non sono il Festivalbar, le primarie sono un'occasione in cui chi ha idee può confrontarsi senza offendere l'avversario".
PD ROMANO - "Da Bersani mi divide la struttura dirigente romana decisa da un patto a tavolino, con un accordo romano - ha detto Renzi - Se lei guarda i parlamentari eletti del Pd, una parte di questi non avrebbero i voti neanche alle elezioni delle assemblee di condominio"
BUROCRAZIA CHE OPPRIME - "In Italia non abbiamo tempi certi" ha detto Renzi. "Imprenditori stranieri se avessimo una burocrazia snella investirebbero nelle nostre strutture". "A Firenze ho ridotto tasse e burocrazia, l'azienda del trasporto pubblico (Ataf ndr) è stata riportata in pareggio e venduta"
GIUSTIZIA - "Il processo breve è fondamentale, non per le questioni di qualcuno" dichiara il sindaco di Firenze
AZIENDE - "Vengo da Pitti dove ci sono realtà che sanno funzionare indipendentemente dallo Stato" ha chiosato Renzi. "La vera scommessa è investire nel capitale umano"
SINDACO - "Sono sindaco di Firenze e lascerò la città se i cittadini lo vorrano solo al termine del mio mandato"
700 COMITATI ELETTORALI - "Mi sembrano un po' pochi" così risponde Renzi alla domanda sui futuri comitati elettorali per le primarie. "Le elezioni si vincono con la gente e con i comitati, come ha fatto anche Romano Prodi"
EURO&EUROPA - Il problema non è l'euro, che manca comunque nelle tasche degli italiani, è che manca l'Europa, se continuano a lavorare così nel 2117 forse vedremo i risultati"
GIORGIO GORI - "Lui è uno di noi, e vorrebbe far partire subito le primarie". "Non è strano che qualcuno di Mediaset possa entrare nel Pd come ha fatto Giorgio Gori che ha lasciato la sua attività di imprenditore per iscriversi al Pd"
PIU' VENDOLA CHE DI PIETRO - Alla domanda fatidica sulle alleanze, Renzi cita "Zedda e Pisapia, due ottimi sindaci" ma "se Di Pietro un giorno sì e uno pure attacca il Presidente della Repubblica, che c'azzecca con noi, sarebbe più facile un accordo con Vendola"
SE VINCERO' LE PRIMARIE.. "Applicherò la regola dei tre mandati, e mandiamo a casa, dicendo grazie, i D'Alema, i Veltroni, le Bindi"
SE PERDERO' LE PRIMARIE.."Non andrò in Parlamento" ha concluso Renzi
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