Commisso: "Grazie a Pradè, Barone e Montella, mi hanno stupito"

"Voglio dire due parole ed esprimere le mie più sentite condoglianze a Giorgio Squinzi anche se non sono mai riuscito a conoscerlo di persona. 

La più grande gioia è stata la battaglia di San Siro, ci voleva. Io sapevo che con tutto il lavoro che stiamo facendo prima o poi si sarebbe vista una bellissima partita e contro il Milan si è visto". Così Rocco Commisso, patron della Fiorentina ai microfoni di 'Un giorno da pecora' su Radiouno, tornando sul successo di San Siro che ha visto grande protagonista Ribery, uno degli acquisti della sua gestione.

Se fossi stato al Milan? Solo Dio sa quale sarebbe stato il risultato (ride, ndr). Mi hanno chiamato da tutte le parti d'Italia, finalmente è arrivato il giorno che ho deciso di comprare la società viola. 

Ribery ora ce lo invidiano tutti. Grazie a Pradè,  Barone e Montella, mi hanno stupito. Un ragazzo di 36 anni così bravo, non pensavo. Lui ci mette il cuore e può arrivare molto lontano. Sarebbe un fallimento totale ripetere la stagione come anno scorso, questo però è un anno di transizione. Siamo prima squadra in Europa che impiega più giocatori nuovi.

Voglio fare lo stadio ed il centro sportivo il prima possibile sono importantissimi, il messaggio che voglio dare alla politica italiana è quello di aiutarmi a realizzare le cose velocemente, se fosse stato per me lo avremmo fatto domani.

Abbiamo cominciato con l'idea di ristrutturare il Franchi, ma è un monumento e quindi era impossibile, ma per me i monumenti veri sono i tifosi che vanno allo stadio e che si bagnano. Non sarà un problema svegliarmi alle 6.30 per vedere Fiorentina-Udinese, sia Renzi che Nardella sono stati bravissimi con me, c'è grande entusiasmo in città".