Denaro contante, un immobile e un'autovettura per un controvalore di oltre 350.000 euro: è quanto ha sequestrato la Guardia di Finanza di Firenze al termine di un'indagine che ha portato alla scoperta di una consistente e articolata evasione fiscale di circa due milioni di euro.
Nel corso dell'operazione, nei mesi scorsi è stata arrestata una cinquantenne cinese, residente Empoli (Firenze), per evasione fiscale e altri reati tributari. Il risultato è arrivato a seguito di un'indagine che ha preso avvio da alcuni controlli fiscali effettuati alla fine dell'anno scorso dalle Fiamme Gialle della compagnia di Empoli nei confronti di una serie di ditte individuali intestate a cittadini cinesi. Le ispezioni avevano fatto emergere che alcune delle ditte verificate avevano lo scopo di fornire alle altre costi inesistenti per abbattere i ricavi e, conseguentemente, non pagare le imposte. I successivi approfondimenti hanno messo in luce una regia unica nella gestione dell'intero meccanismo, riconducibile ad una cittadina di cinese, che, sebbene figurasse quale semplice dipendente, di fatto curava a livello imprenditoriale i rapporti commerciali delle imprese. A seguito dell'avvio dei controlli fiscali, l'imprenditrice cinese ha ceduto alcuni beni di proprietà, rendendosi responsabile di un caso di sottrazione fraudolenta alle imposte. Già alla fine dello scorso anno, pertanto, al termine della prima fase d'indagine, che ha visto indagati anche altri 6 cittadini cinesi, nei confronti della donna cinese era stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze su richiesta della Procura della Repubblica. Parallelamente i militari del Gruppo di Firenze della Guardia di Finanza hanno eseguito un provvedimento di sequestro, su disposizione della Procura della Repubblica di Firenze, cautelando denaro contante, un immobile e un'autovettura per un controvalore di oltre 350.000 euro.