A volte tacere è la cosa migliore. Tanto doveva il sindaco di Firenze Dario Nardelladurante il nubifragio che ha allagato mezza città causando danni per milioni di euro. E invece no. La perversione di comunicare sui social è stata più forte. Forse nessuno gli ha scritto le parole da battere sulla tastiera del suo smartphone. Nessuno gli ha mandato una foto di quello che stava succedendo. Nessuno gli ha detto “non dire che sei in ferie”. Nessun altro gli ha consigliato di scrivere “sto rientrando immediatamente a Firenze”.
No, anzi. Meglio seguire per telefono l'unità di crisi e poi scriverlo su Facebook. Certamente signor Sindaco non è colpa sua se è venuto un nubifragio fuori controllo. Ma non lo dica che è ferie e che segue tutto per telefono. E' una questione di buon senso e ragionevolezza. Qualità che alla politica non appartengono. Perchè se poi qualcuno le dà di bischero, c'ha ragione. Sindaco, prenda un aereo, se lo faccia pagare dal Comune, ma torni immediatamente a Firenze. E non scriva su Fb che è atterrato a Peretola. Almeno questo.
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