Maltempo: anche il Mugello chiede lo stato di calamità

Ha provocato numerosi danni la forte e intensa ondata di maltempo che si è abbattuta l'altra notte sul Mugello.

I comuni più colpiti quelli dell'Alto Mugello - Palazzuolo, Firenzuola e Marradi -, con decine di frane e smottamenti, strade comunali e provinciali interrotte e compromesse, località isolate. Nell'area in 24 ore sono caduti 144 mm di pioggia, la maggiore concentrazione stanotte tra l'1 e le 3.
Dalle prime luci dell'alba sono in corso interventi da parte di Protezione civile, Vigili del Fuoco, squadre di volontariato locali e giunte anche da Firenze, polizia municipale e personale dei Comuni, impegnati anche i Carabinieri per interventi su specifiche segnalazioni. La situazione però resta grave e complicata con numerosi e diffusi danni e criticità sul territorio. E disagi.
Ieri erano sono isolate le località Mantigno nel comune di Palazzuolo, Casetta di Tiara a Firenzuola e Lutirano nel comune di Marradi dove è arrivata in soccorso anche la Protezione civile dell'Emilia Romagna.
Il forte maltempo ha lasciato danni anche nel basso Mugello: il torrente Levisone ha esondato allagando in località Tre Laghi, nel comune di Scarperia, un ristorante; anche il torrente Farfereta ha esondato ed ha allagato un ristorante in località Madonna dei Tre Fiumi nel comune di Borgo San Lorenzo; ancora, la pista ciclabile nel tratto di Vicchio è stata nuovamente danneggiata dal fiume Sieve che ingrossato dalla pioggia ha eroso le sponde, ed è stata quindi chiusa; diverse cantine allagate a Barberino. Nel comune borghigiano, allagati i locali mensa e palestra della scuola elementare a Luco, dove gli addetti comunali stanno intervenendo perché lunedì l'attività scolastica riprenda regolarmente, e allagati garage, cantine, negozi e qualche abitazione in via La Brocchi, dove nelle prime ore della mattina sono intervenuti vigili del fuoco e cantiere comunale.
Un quadro grave che spinge i tre sindaci dell'Alto Mugello - Claudio Scarpelli, Firenzuola, Cristian Menghetti, Palazzuolo, Tommaso Triberti, Marradi -, col sostegno del presidente dell'Unione dei Comuni Federico Ignesti, a chiedere alla Regione lo stato di calamità naturale.