Incollavano la nuova droga dietro i 'Gratta e Vinci'

Da qualche tempo lo shaboo, la cosiddetta droga etnica prodotta nelle Filippine, ha preso piede anche in Italia, importata dagli immigrati asiatici presenti nella nosto Paese. La sostanza, devastante, appena assunta toglie la fame, la stanchezza, il sonno, elimina l'appetito, in una parola ti fa sentire un superuomo. Dopo lo smarrimento iniziale, le forze dell'ordine, impegnate nella repressione del traffico di stupefacenti, hanno preso le contromisure. Nella giornata di ieri in Via Panzani due spacciatori filippini sono stati arrestati in flagranza. Gli asiatici, rispettivamente di 40 e 41 anni, avevano ideato un sistema per confondere gli investigatori, attaccavano la sostanza, si tratta di minuscoli cristalli di metanfetamina, dietro i biglietti Gratta e Vinci, ma l'astuta mossa non basta. Gli uomini della Mobile diretti da Fillippo Ferri, guidati nell'operazione da Alfonso Di Martino, notano lo strano scambio, intervengono e ad un più accurato controllo si accorgono del Gratta e Vinci truccato. Nel frattempo gli agenti della Sezione Antiprostituzione e Criminilità Straniera, guidati da Erminia Del Prete, procedono alla perquisizione del loro domicilio, finiscono così in manette altri due filippini, un uomo di 30 anni e una donna di 52, intenti a preparare le dosi. Inoltre vengono recuperati nell'abitazione 5 grammi di shaboo e decine di Gratta e Vinci pronti da essere utilizzati per spacciare tranquillamente la sostanza. Particolre rilevante, il costo di un grammo varia da 800 e 1000 euro, una dose 80-100 euro.