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giovedì, 11 ottobre 2012 - 02:49
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Roma

Montella: "La Fiorentina mi ha ridato il sorriso. Siamo all'inizio del cammino"

Immagine articolo - Il sito d'Italia

In piazza del Campidoglio tutti lo cercano, per stringergli la mano, per una foto insieme, per chiedergli di un possibile ritorno nella Capitale. D'altronde, Vincenzo Montella a Roma non sara' mai uno dei tanti. Per i tifosi romanisti e' stato l'Aeroplanino, quello del terzo scudetto, dei gol ai cugini laziali, per tanti poi sarebbe stato anche l'allenatore ideale sulla panchina giallorossa. Il vento invece lo ha portato alla Fiorentina, che attorno a lui ha allestito un nuovo progetto che sta gia' dando i primi frutti. ''Ci sono stati tanti cambiamenti con l'input e l'entusiasmo della famiglia Della Valle, e adesso stiamo raccogliendo delle soddisfazioni senza dimenticare che siamo solo all'inizio di un percorso - ha spiegato Montella, presente a Roma assieme ai giocatori Borja Valero, Gonzalo Rodriguez e Adem Ljajic per la campagna di 'Save the Children' contro la mortalita' infantile che la Fiorentina sostiene dal 2010 - Ho riportato il sorriso nell'ambiente viola? Mi sembra un concetto estremizzato, diciamo comunque che l'ambiente ha ridato il sorriso anche a me, si sta provando a costruire qualcosa di importante''. Sorriso che in estate forse era scomparso dopo il corteggiamento conclusosi con un nulla di fatto da parte della Roma. ''Cosa e' successo? Credo sia inopportuno parlarne, ci sono stati dei contatti come tanti ce ne sono, vi hanno fatto tanto speculare - ha tagliato corto Montella, per nulla intenzionato a metter bocca nelle vicende giallorosse - Cosa ne penso della frattura tra Zeman e De Rossi? Sono in parte contento di non dover affrontare questo problema direttamente, e quindi non ci entro assolutamente''. Anche perche' le accuse mosse dal boemo al centrocampista azzurro (non si allena con la voglia giusta e pensa ai fatti propri) sono lontane anni luce dall'atmosfera che si respira in casa viola: ''Sembriamo gia' una vera squadra nonostante i tanti innesti nuovi? Ma il merito e' dei ragazzi perche' arrivavano da campionati diversi e le difficolta' potevano essere maggiori. Invece sono tutti molto bravi, il livello d'allenamento e' molto alto e questo e' dovuto anche alla loro partecipazione''. Partecipazione che ha permesso di fermare al Franchi la corazzata Juventus, ma che avrebbe forse bisogno anche di un centravanti di razza al fianco di Jovetic. ''Se manca uno come Berbatov per fare il salto di qualita' definitivo? Non lo so, noi creiamo tanto anche per le caratteristiche dei giocatori che abbiamo in rosa, che talvolta non concretizzano - ha ammesso Montella - Sicuramente in attacco i giocatori li abbiamo, anche numericamente, alcuni li dobbiamo ancora scoprire, altri devono ritrovare la condizione migliore, ma credo che questa squadra ha le potenzialita' per migliorare''. Senza pero' montarsi la testa, a cominciare dal suo allenatore: ''I tanti complimenti che ricevo nonostante la giovane eta'? Innanzitutto devo ancora iniziare a fare l'allenatore, questo e' il mio stato d'animo, lo faccio da troppo poco tempo per sentirmi tale - ha confessato il tecnico viola - Sono in fase di studio anche di me stesso. E poi non credo che l'eta' faccia la differenza in tutte le cose, io faccio questo mestiere con passione e totale partecipazione per tutta la giornata''. ''Poi bisogna anche capitare nelle squadre giuste al momento giusto - ha concluso Montella - e io in questo senso credo di essere stato fortunato fino a questo momento''.

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