Nemmeno un euro sprecato per il rilancio. Era stato questo l’imperativo, il diktat di Giuseppe Conte nel corso degli Stati Generali dell’Economia, meeting voluto dallo stesso Premier per buttare giù i punti imprescindibili su cui basare la ripartenza economica dell’Italia all’indomani della più grossa crisi sanitaria del mondo contemporaneo.
Nove capitoli strategici su cui riedificare e costruire un futuro che per l’Italia finora non è mai partito: dal 2000 la crescita media annua in Italia è pari allo zero. Tendenza da invertire drasticamente. Da questa premessa nasce l’Atto di indirizzo per le politiche fiscali, firmato da Roberto Gualtieri, Ministro dell’Economia e delle Finanze, per il prossimo triennio 2020-2022.
Questo documento strategico introduce una serie di novità e soprattutto sembra rimettere al centro del dibattito tanti temi finora esclusi. Tra di essi anche il gioco pubblico italiano.
L’atto di indirizzo è volto al miglioramento della performance dell’amministrazione finanziaria, per attutire tutti gli effetti negativi della recente emergenza. In che modo? Tramite la promozione di un sistema fiscale equo, giusto, equilibrato per il rilancio dell’economia italiana.
Sono tanti i punti strategici finiti sotto la lente di ingrandimento, dicevamo: la pressione fiscale va diminuita, alla pari del tax gap, ovverosia la differenza tra imposte e contributi teorici e quelli effettivamente versati. L’obiettivo dichiarato è la maggior giustizia nel prelievo fiscale. Punti che passano necessariamente attraverso la lotta all’evasione fiscale, un male tutto italiano che vale, secondo recenti stime de ilSole24Ore, il 12% del PIL. Lotta senza sosta anche all’elusione fiscale, che sottrae ogni anno miliardi su miliardi dalle casse dello Stato. Al centro del documento, dopo tanto silenzio, chiacchiere e finte manovre, torna il gioco pubblico. Gualtieri ha considerato strategico questo argomento, ed è sua intenzione rafforzare nell’ambito del gambling italiano tutti quegli strumenti deputati al contrasto dell’evasione e dell’illegalità.
Non finisce qui perché il MEF è al lavoro per tutta una serie di azioni di presidio delle esigenze di legalità nelle operazioni doganali e quindi anche nel settore del gioco pubblico per eliminare ogni fenomeno criminale. Nell’Atto di indirizzo si legge in particolare la volontà di aumentare la qualità dell’offerta dei giochi pubblici, al fine di creare un ambiente di gioco sicuro. Notizie incoraggianti che Massimiliano Riverso di Gaming Insider commenta con positività: “Si viene a creare – ha detto – una rete di protezione sia per i giocatori, vulnerabili e non, sia per il gioco legale, spesso vittima di riflesso della filiera illegale. Una buona notizia che lascia presagire futuri, positivi sviluppi. Sono azioni concrete queste, non più solo slogan”.
Il Governo, a questo proposito, riceverà pieno supporto dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, per quel che riguarda la regolamentazione del settore gioco, tramite report, dati e indagini statistiche. Si razionalizza e rende più efficiente il contrasto al gioco d’azzardo patologico. La stessa Agenzia poi svilupperà un sistema di monitoraggio del gioco, interagendo coi grandi protagonisti della filiera, su tutti i casinò online italiani.
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