firenze
skyline
facebook twitter youtube Feed RSS

 

X
  • Notice: Undefined variable: node in theme_fb_social_comments_block_comments_view() (line 116 of /var/www/pressflow/sites/all/modules/fb_social/modules/fb_social_comments/fb_social_comments.module).
  • Notice: Trying to get property of non-object in theme_fb_social_comments_block_comments_view() (line 116 of /var/www/pressflow/sites/all/modules/fb_social/modules/fb_social_comments/fb_social_comments.module).
contributi

Pensione netta: tutto quello che c'è da sapere per calcolarla dal lordo

  • Notice: Undefined variable: node in theme_fb_social_comments_block_comments_view() (line 116 of /var/www/pressflow/sites/all/modules/fb_social/modules/fb_social_comments/fb_social_comments.module).
  • Notice: Trying to get property of non-object in theme_fb_social_comments_block_comments_view() (line 116 of /var/www/pressflow/sites/all/modules/fb_social/modules/fb_social_comments/fb_social_comments.module).
Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

Per calcolare la propria pensione sono sempre di più gli italiani che si affidano a calcolatori e portali sul web, così da avere un'idea di massima di quanto spetterà e quando. Diversamente, tale calcolo sarebbe piuttosto complicato senza una guida, in quanto occorre tenere presenti diversi parametri che vanno dalla tipologia di sistema (contributivo o misto) in cui si è inseriti, alle tasse da corrispondere e anche ai versamenti predisposti al proprio ente previdenziale. Si parte, quindi, da un lordo proprio come accadrebbe per un classico stipendio e si giunge ad una retribuzione netta mensile. Per sapere come effettuare il calcolo pensione netta da lordo è possibile visitare il portale Pensioniefisco.it, che spiega passo passo i passaggi da eseguire considerando tutte le varianti di ogni singolo caso.

 

L'IRPEF: quello che c’è da sapere

Si definisce IRPEF l'imposta sul reddito delle persone fisiche che va corrisposta allo Stato quale tassazione fissa in base al reddito che si percepisce. Al fine di agevolare chi percepisca redditi più bassi, anche derivanti da pensione, questa tassa è stata suddivisa in vari scaglioni cui si riferiscono precise percentuali da sottrarre: il più basso è quello che arriva a 15 mila euro annue e che prevede un'aliquota pari al 23%; seguono redditi fino a 28 mila, 55 mila e persino 75 mila e oltre che fanno lievitare questa percentuale fino al 43%.

Ogni scaglione, poi, va applicato sulle porzioni corrispondenti e ne consegue che l'aliquota non sarà una sola: ad esempio, su 75 mila euro annui di pensione lorda, si dovrà sottrarre solo il 23% per i primi 15 mila euro, aggiungendo il 27% per arrivare a 28 mila e così via, fino a condensare le cifre risultanti in un totale che rappresenterà la detrazione vera e propria.

L'IRPEF, quindi, può essere considerata la voce che maggiormente va ad inficiare sul calcolo netto della pensione partendo dal lordo, anche perché possono aggiungersi proprietà o altri elementi che la rendono ancor più incisiva.

Tra le voci che si aggiungono all'IRPEF e che spesso si leggono in buste paga così come nel certificato di pensione compaiono anche le addizionali comunali e regionali. Ogni regione e ogni comune hanno parametri diversi tra loro, anche se la regionale non può superare mai il 3,33% e, proprio come la tassa sulle persone fisiche, dipende dal reddito annuo.

Vi sono detrazioni che vanno a compensare, in parte, le suddette tassazioni e che vanno indicate in fase di dichiarazione dei redditi (o 730). Si possono dedurre, ad esempio, spese mediche laddove previsto (incluso l'acquisto di determinati medicinali), l'affitto dell'immobile dove si risiede, spese relative a bonifica ambientale (ecobonus) e figli o coniugi a carico (in questi casi la deduzione si fa, generalmente, direttamente alla fonte). Sono incluse anche spese riguardanti l'istruzione e alcune tipologie di grandi elettrodomestici.

 

Altre varianti che determinano la pensione

Come già accennato, il calcolo della pensione può dipendere più in generale anche da altri fattori di base: ad esempio se si è inseriti nel sistema contributivo o in quello misto. Il sistema contributivo ha ormai soppiantato, dalla metà degli anni '90, il vecchio sistema retributivo, che si basava sul calcolo del reddito da dipendente; ad oggi, vengono invece presi in considerazione i contributi versati all'INPS o agli altri organi previdenziali preposti, con parametri che riguardano anche l'età in cui si va in pensione (esiste, infatti, anche la pensione anticipata a vari livelli). C'è però da dire che vi sono pensionati che hanno lavorato a cavallo tra i due periodi, prima che intervenisse la Legge Fornero, quindi in quei casi si parla di sistema misto perché prende in considerazione sia la parte retributiva che quella contributiva.

Infine, per calcolare con maggiore precisione la pensione netta, si fa sempre distinzione tra Gestione Ordinaria, riservata a dipendenti del settore pubblico e privato e Gestione Separata, riservata a chi abbia un'attività in proprio o una Partita IVA.

 

Manda i tuoi comunicati stampa a: [email protected]