Morte Magherini, parla Luigi Manconi (Pd): "Il sacrificio di Riccardo per far sì che questi casi non accadano più"

La sentenza di assoluzione sul caso della morte di Stefano Cucchi apre la polemica sulle responsabilità dello Stato italiano di fronte alla morte di uomini o donne che cadono mentre sono sotto le mani, e la tutela, dello Stato stesso. A seguire l'udienza finale con la sentenza sul caso Cucchi c'erano anche Guido ed Andrea Magherini, padre e fratello di Riccardo, morto durante un arresto dei carabinieri a San Frediano.

Sul caso della morte del 40enne fiorentino è intervenuto il senatore del Partito Democratico Luigi Manconi che ha presentato una interrogazione parlamentare. "Con la sentenza di assoluzione per la morte di Stefano Cucchi viviamo un altro momento buio per la giustizia italiana" ha dichiarato Manconi "dopo che anche la morte di Dino Budroni si è conclusa con l'assoluzione di colui che lo ha ucciso". 

Manconi, che è presidente della onlus "A buon diritto" dedicata ai luoghi e alle procedure di privazione della libertà " ha ricordato come "per f ortuna a Firenze ci sarà un processo e sarà importante, perchè abbiamo assistito ad una modalità di operazione dei corpi di polizia per il fermo che è chiaramente pericolosissima - ha aggiunto il senatore Manconi - per l'ennesima volta appartenenti alle forze dell'ordine utilizzano un metodo, come nel caso di Riccardo Magherini, che porta alla morte".

"Magherini ha avuto una compressione toracica perchè i militari hanno esercitato violenza e pressione sul corpo del ragazzo". "Quel metodo va osservato con attenzione nel caso di Riccardo - ha proseguito Manconi - perchè quattro carabinieri lo atterrano, gli bloccano le braccia dietro la schiena, gli serrano i polsi e poi in tre o quattro gravano su di lui, sulla schiena, sulle spalle, sul dorso. Questi sono metodi che non devono più accadere perchè portano alla morte delle persone". "Spero soltanto che il sacrificio di Riccardo Magherini - ha concluso Manconi - serva a far sì che questo non accada più".

Nella foto: Luigi Manconi e Guido Magherini