Il Presidente della Mercafir, Angelo Falchetti, intervistato ai microfoni di Lady Radio, ha analizzato la questione legata allo studio di fattibilità del nuovo stadio della Fiorentina e le opere connesse, presentato dalla Società viola al Comune di Firenze lo scorso 14 luglio. Nello studio si chiede di poter usufruire dell'intera superficie (circa 50 ettari), andando di fatto a sfrattare il nuovo CAP (centro alimentare polivalente) che dovrebbe trova un'altra collocazione. Ad oggi le varianti urbanistiche approvate nel RUC prevedono che l'area sia divisa in due comparti: a nord dovrebbe sorgere il nuovo mercato ortofrutticolo, mentre a sud si può costruire il nuovo stadio ed edilizia commerciale, direzionale e turistico-ricettiva.
“Negli ultimi 4 anni - ha dichiarato Falchetti - sono stati fatti progetti che sono in essere e che prevedono l'area divisa in due, con la Mercafir (il mercato ortofrutticolo, ndr) che si compatta nella parte nord. Va benissimo per l'importanza dello stadio rimettere anche tutto in discussione, magari cercando di farlo velocemente senza spenderci altri tre anni, ma è ovvio che Mercafir ha bisogno esattamente dello spazio che è previsto nel progetto: deve edificare 65.000 mq su un lotto di almeno 14 ettari”. L'eventuale spostamento del mercato creerebbe dei problemi, come andrebbero coordinati i lavori per dare continuità all'attività mercatale: cosa imprescindibile non solo per Firenze, ma per tutta la Toscana? “Per rispondere a questa domanda – ha affermato Falchetti - bisognerebbe avere un'alternativa, che in questo momento non c'è, quindi è ancor di più che mettere il carro davanti ai buoi, noi stiamo ragionando su un'ipotesi che non possiamo valutare”. È possibile arrivare ad una soluzione che soddisfi sia la Fiorentina, sia la Mercafir? “Secondo me sì – ha affermato Falchetti – se la soluzione che si prefiggeva la variante (dividere l'area tra mercato e nuovo stadio, ndr) non funziona per uno dei due possiamo ridiscuterne. L'importante è ricondurla ad un progetto unitario. Uno studio di fattibilità che non verifica la fattibilità dello spostamento della Mercafir è zoppo. Quindi o facciamo uno studio di fattibilità unico e quindi ci mettiamo le esigenze di tutti e velocemente lo analizziamo, oppure – ha concluso - rimane un esercizio teorico”.
D.M.
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