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domenica, 24 giugno 2012 - 01:29
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rivelazioni

Trattativa Stato-mafia, ex capo del Dap Amato: "Boss chiesero la mia testa"

Intervista al Tg1
Immagine articolo - Il sito d'Italia

In un memoriale inviato recentemente alla Commissione parlamentare Antimafia l'ex capo del Dap Nicolo' Amato spiega che Cosa Nostra chiese la sua testa e lo Stato gliela concesse. ''Si tratta di una verita' sconvolgente che ho scoperto da poco'' spiega lo stesso Amato in un'intervista al Gr1. ''Il 4 giugno del 1993 io sono stato improvvisamente sostituito dal'incarico di capo del Dap e mi sono sempre chiesto perché. Adesso ho capito -spiega Amato - che nel febbraio febbraio del '93, cioe' qualche mese prima della mia sostituzione, la mafia sotto forma anonima ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica di allora Scalfaro, in cui si chiedeva espressamente la mia testa: si diceva "togliere il dittatore Amato e gli scherani al suo servizio" ''. Secondo Amato dunque ''arrivata la lettera il Presidente della Repubblica convoco' il capo dei cappellani carcerari monsignor Curioni, e comunicò che il mio tempo al Dap doveva essere finito e quindi invitava monsignor Curioni a collaborare con il ministro della giustizia Conso nella ricerca del mio sostituto. Io avevo lasciato 1300 detenuti di mafia sotto 41 bis e in pochissimo tempo sono diventati poco più di 400''. Ma l'allora presidente della Repubblica non fu il solo a ricevere la lettera di cui parla Amato. ''L'hanno ricevuta anche le autorita' interessate in qualche modo dalle stragi che poi hanno fatto seguito nell'estate del 1993. C'e stato l'attentato alla chiesa di San Giorgio al Velabro e San Giovanni a Roma e la lettera e' stata inviata al Papa, c'e stato l'attentato a Firenze in via dei Georgofili e la lettera e' stata inviata al cardinale di Firenze. Sono coincidenze molto strane'' conclude l'ex capo del Dap.

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