Una vicenda che risale alla notte tra il 30 novembre e il 1 dicembre scorso nella zona di Novoli a Firenze. Una lucciola appena magiorenne, dopo una serata passata in strada, si reca in un chiosco di panini a mangiare. Le si fanno incontro due connazionali che con fare gentile si offrono di accampagnarla a casa. Dopo ripetute insistenze la giovane si lascia convincere, sale a bordo. L'auto, una Punto con targa rumena, non prende la direzione dell'Isolotto, dove abita la ragazza, ma va verso via Pratese, in un posto appartato. Inizia l'incubo.
La lucciola viene picchiata selvaggiamente dagli energumeni, che a turno la violentano. Perde conoscenza, non sa più dove si trova. I balordi continuano con il loro piano perverso, prima di abbandonarla su un marciapiede in zona Isolotto compiono un gesto mostruoso, le infilano uno straccio nella vagina.
Alle 7 della mattina del 1 dicembre viene notata da due persone che si recano al lavoro, allertano il 118 e la giovane viene trasportata all'ospedale di Careggi. Una machera di sangue, con un occhio gonfio e segni di morsi lungo tutto il corpo. Partono immediatamente le indagini delle squadra mobile diretta da Lorenzo Bucossi. Gli agenti hanno pochi elementi in mano. Sentono alcuni testimoni, uno degli ascoltati fornisce una targa parziale della Punto utilizzata la notte del fattaccio.
Gli inquirenti riescono a ricostruire la targa completa dell'auto, immatricolata in Romania e risalgono al proprietario, Ilie Radu, 25enne rumeno incensurato. Si concentrano sulla cerchia di Radu e risalgono all'altro balordo, Laurentiu Cristian Pantur di 23 anni, anch'egli incensurato. La giovane vittima, madre di una bimba di due anni, non ha difficoltà a riconoscere i suoi aguzzini.
Il cerchio si stringe, su richiesta del pm Massimo Bonfiglio, il gip Silvia Cipriani ordina la cattura di Radu e Pantur per violenza sessuale aggravata in concorso e lesioni. Ieri pomeriggio gli uomini della sezione 'Contrasto alla Criminalità Diffusa' guidati da Alfonso Di Martino arrestano gli autori della violenza, ora rinchiusi nel carcere di Sollicciano.
Il sito d'Italia, quotidiano diffuso via internet. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010.
Copyright Il sito d'Italia, tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de "Il sito d'Italia"
Edito da Dedalo Comunicazione Srl, P.Iva 02200130975 - Direttore Responsabile Leonardo Varasano
Realizzato da Exupery Comunicazione