Matteo Cagnoni, il dermatologo 56enne che uccise la moglie a bastonate nel 2016, non ha bisogno di nessuna perizia psichiatrica. Lo scrive la Corte di Cassazione nelle motivazioni della sentenza con cui ha confermato l'ergastolo per l'imputato in relazione al delitto della 39enne Giulia Ballestri, uccisa il 16 settembre del 2016 in una villa di famiglia da tempo disabitata di Ravenna.
Secondo quanto riportato dal Resto del Carlino, gli Ermellini hanno scritto che "la preparazione dell'azione omicida, la sua esecuzione e la condotta sono incompatibili con lo stato di seminfermità perchè, al di là dell'evidente concitazione e imperfezione nell'operare, denotano una chiara lucidità di azione" e "non esiste elemento a sostegno di una psicopatia". Per questa ragione la perizia psichiatrica, che la difesa aveva chiesto a partire dal processo di appello a Bologna, "è stata ragionevolmente ritenuta superflua".
Cagnoni, che si trova in cella dal fermo della polizia scattato tre giorni dopo il delitto a ridosso della villa paterna di Firenze, è oggi detenuto nel carcere di Ferrara.
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