Giovedì la Squadra Mobile ha smascherato un 19enne di origine Sinti che lo scorso 22 agosto aveva messo a segno la “truffa dello specchietto” ai danni di un ignaro automobilista.
Il raggiro, che sfrutta la distrazione del conducente, si basa su una semplice tecnica: passando accanto ad un'auto, il truffatore tira una biglia (o un altro oggetto) contro il veicolo in modo da simulare un urto; poi, dopo aver fermato il malcapitato, gli mostra il proprio specchietto rotto e lo invita a trovare un accordo senza coinvolgere le rispettive assicurazioni.
Nel caso specifico il giovane, ben vestito e dall’aspetto curato, era riuscito a farsi consegnare ben 150 euro in contanti.
Dopo aver realizzato di essere stata vittima di un reato, la parte lesa si era rivolta alle forze dell’ordine fornendo la targa parziale dell’auto sulla quale si era allontanato l’abile truffatore.
Gli uomini della Sezione Reati contro il Patrimonio guidati da Alessandro Ausenda hanno cominciato subito le indagini riuscendo ad individuare il responsabile.
Dopo i primi accertamenti, che hanno permesso di individuare marca e modello del veicolo, l’attenzione degli inquirenti si è concentrata su un gruppo di persone (alcune delle quali con specifici precedenti di polizia) che avevano avuto in uso quel mezzo.
Il colpevole, riconosciuto dalla vittima, dovrà ora rispondere del reato di truffa.
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