Le prime abitazioni di edilizia residenziale pubblica a energia zero saranno realizzate a Firenze. Anticipando la scadenza fissata per legge europea al 2020 (le nuove abitazioni dovranno essere energeticamente autonome, produrre cioè da fonte rinnovabile l’energia necessaria per l’abitare), Casa Spa (la società che gestisce il patrimonio di edilizia residenziale pubblica dei 33 Comuni dell’area fiorentina) realizzerà 21 alloggi di edilizia residenziale pubblica nell’area ex Pegna, dietro via Gabriele d’Annunzio, presentato oggi dal sindaco Matteo Renzi assieme al presidente e al direttore generale di Casa Spa Luca Talluri e Vincenzo Esposito.
“Siamo di fronte – ha sottolineato il sindaco Renzi – al primo progetto in Italia di edilizia popolare che verrà realizzato a energia zero. Un progetto innovativo per una struttura che tende, non solo a risparmiare energia, ma evita di consumarla. Di più e di meglio degli interventi in via Canova, piazza Bartali o via Torre degli Agli. Una conferma di come il Comune di Firenze sia particolarmente sensibile alla sostenibilità ambientale e che va nella direzione delle scelte sul piano strutturale a volumi zero, pedonalizzazioni, mobilità elettrica, progetto per le Cascine, collettore per il depuratore, termovalorizzatore. Presentiamo oggi questo progetto, con qualche giorno di anticipo sulla due giorni Firenze 2020, perché ritengo che rientri al meglio fra gli obiettivi dell’iniziativa”.
“Con questo progetto – ha detto Talluri – la nostra città e Casa Spa si confermano all’avanguardia a livello nazionale per l’edilizia residenziale pubblica. Questi 21 alloggi per un costo complessivo di circa 2 milioni e mezzo provenienti da finanziamento regionale, saranno pronti entro il 2014, con ben sei anni di anticipo rispetto a quanto ci viene imposto dalle normative europee. Un intervento che coniuga al meglio aspetti come l’altissima efficienza energetica, la scelta della filiera del legno toscano e l’alta prestazione a basso costo. Dove il sole e l’aria rappresentano gli elementi cardine di questa tecnologia innovativa”.
Il progetto è stato impostato come la somma di idee ed esperienze già in parte maturate, sia in termini di materiali che di tecnologie. Concettualmente si basa su di un pacchetto murario particolarmente efficace, realizzato totalmente con materiali naturali (legno XLAM coibentato esternamente e internamente), al quale si aggiunge l’apporto dell’aria. Si realizza cioè un edificio in grado di conservare il calore in inverno e di limitare l’ingresso del calore in estate e poi si utilizza l’aria per migliorare ulteriormente queste caratteristiche di base. Un edificio quindi che ha necessità di pochissima energia per il riscaldamento e per il raffrescamento e che produce da fonte rinnovabile quella poca energia che gli necessita.
“L’edificio – ha spiegato Esposito – con il pacchetto dell’involucro edilizio nella conformazione ‘base’ ha un fabbisogno di energia termica, riscaldamento e raffrescamento, pari a 38,22 kWh/mq. annui, con l’adozione di atri-serra, logge-serra e muri di trombe e dei condotti interrati e delle torri di ventilazione si arriva ad un fabbisogno di energia termica complessivo pari a 12.04 kWh/mq. annui, solo per riscaldamento in quanto il fabbisogno per raffrescamento è pari a zero”.
Sono stati previsti tre grandi atri bioclimatici, in corrispondenza dei vani scala, con parete esterna totalmente vetrata, con lamelle apribili. Durante l’inverno questi serramenti saranno chiusi, per diminuire drasticamente il pericolo di dissipazione energetico-termica e per accumulare calore passivo per effetto serra. Nei mesi estivi l’involucro è completamente aperto per favorire la ventilazione naturale interna. Nel fabbricato sono presenti 4 torri di ventilazione per l’immissione dell’aria proveniente dal sistema dei condotti interrati che, captando l’aria dall’esterno e conducendola sotto terra, ne determinano il pre-trattamento termico per scambio irraggiativo col terreno che d’estate la raffresca (facendole perdere fino a 12°) e d’inverno la riscalda (facendole guadagnare fino a 10°). Le torri oltre all’immissione dell’aria pre-trattata negli alloggi, svolgono anche la funzione di estrazione e di espulsione dell’aria viziata.
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