I lavoratori Ataf respingono al mittente la proposta del sindaco di Renzi di rimettre mano ai conti, attraverso una revisione delle normative e un taglio agli stipendi. Dopo l'ultima delle tre assemblee indette ieri dai sindacati di Ataf, protrattasi fino a ora tarda, i lavoratori hanno dato mandato alla Rsu di indire una serie di scioperi. Le date possibili sono i primi giorni di dicembre e verso la metà dello stesso mese, probabilmente anche nel fine settimana. Per protestare contro il sindaco di Firenze i lavoratori vogliono organizzare, il 29 ottobre, una manifestazione davanti alla stazione Leopolda mentre sarà in corso il 'big bang' del 'rottamatore' Matteo Renzi. Al termine della lunga assemblea serale i lavoratori hanno approvato un documento unitario per dire no alla privatizzazione dell'azienda e ''respingere al mittente'' le richieste avanzate in una lettera ai dipendenti Ataf dal sindaco Renzi. ''I lavoratori - si legge nel documento - hanno valutato con molta attenzione le rinnovate e più volte replicate richieste di tagli alle normative e agli stipendi, proposte direttamente dal sindaco. Il dibattito si è poi focalizzato sull'assenza di un piano industriale'' e ''l'inattesa mancanza di progettualita', ha reso chiara la vera capacità di un sindaco che non riesce a concretizzare ciò che platealmente contesta ai suoi predecessori''. Il documento spiega che ''il fallimento di un sistema politico ha portato a privilegiare l'interesse e il profitto di pochi privati rispetto al bene comune. L'intenzione di Renzi di privatizzare l'azienda - si legge ancora - è la conferma che egli incarna questa 'cultura', come ha dimostrato nei giorni scorsi con la sostituzione dei lavoratori in sciopero del Maggio musicale. A loro va tutta la nostra solidarietà e il biasimo per tale decisione che ricorda purtroppo atteggiamenti tipici del triste 'ventennio' ".
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