Approvato in giunta il progetto preliminare della variante di via Valfonda della tramvia. La novità rispetto al progetto precedente riguarda il passaggio da via Valfonda e non più il proseguimento della linea 1 su viale Rosselli. Non sarà più necessario quindi utilizzare il sottopasso ferroviario e quello della Fortezza passando sotto piazza Bambine e bambini di Beslan.
“Il progetto precedente prevedeva il proseguimento su viale Rosselli e il passaggio sotto piazza Bambine e bambini di Beslan – ha spiegato Stefano Giorgetti, assessore ai Lavori pubblici, grandi opere e viabilità - In questo modo però si perdeva la possibilità di far viaggiare il traffico tra viale Rosselli e viale Lavagnini. Con il passaggio sopra la piazza, invece, il traffico rimane svincolato dal passaggio della tramvia. Questa soluzione – ha proseguito Giorgetti - migliorerà molto la viabilità a regime perché consentirà di recuperare il viale Rosselli per la circolazione, mentre nel precedente progetto era destinato alla tramvia. Altro elemento importante – ha precisato Giorgetti - è che il passaggio della tramvia sopra piazza Bambine e bambini di Beslan permetterà di servire la Fortezza con una fermata che sarà proprio in piazza, svincolando allo stesso tempo la tramvia dal traffico di viale Strozzi che interessa il sottopasso. Non ci sarà quindi interferenza fra tramvia e viabilità”.
Il progetto prevede il collegamento tra la linea 1 Scandicci-Santa Maria Novella e la linea 3 Santa Maria Novella-Careggi. Dal capolinea della linea 1 si proseguirà sul fronte della stazione, entrando in via Valfonda e uscendo alla Fortezza. In questo modo la linea 1 si ricollegherà alla linea 3 attraversando piazza Bambine e bambini di Beslan, correndo lungo il lato della Fortezza e poi connettendosi alla linea 3 in prossimità del ponte dello Statuto.
"Saranno persi circa 700 posti auto, ma la realizzazione delle linee 2 e 3 alleggerirà il traffico dei veicoli come è accadito per la linea Firenze-Scandicci - ha dichiarato Giorgetti - tuttavia saranno necessari dei parcheggi scambiatori per chi arriva in città ed è intenzionato ad avvalersi del sistema tramviario. I cantieri causeranno inevitabili disagi - ha concluso Giorgetti - noi cerceremo di rispettare il cronoprogramma dei lavori che una volta terminati daranno grande beneficio alla Città".
Numerosi i dubbi sollevati dai consiglieri comunali di opposizione a seguito dell'illustrazione del piano dei lavori.
“Il metodo è importante: sapere con certezza i tempi, le garanzie per i cittadini, gli esercizi commerciali e gli artigiani, avere un'informazione efficace e tempisticamente utile (i cantieri di via Taddeo Alderotti sono stati annunciati con un anticipo di pochissimi giorni) rappresentano istanze necessarie e congrue purtroppo ancora oggi disattese, dopo che per i cinque anni della legislatura Renzi non é stato fatto un passo, né un chilometro in avanti”. E’ quanto afferma la consigliera Cristina Scaletti (La Firenze Viva) in merito alla comunicazione dell’assessore Stefano Giorgetti sulla tramvia.
“Chiediamo alla giunta - afferma Scaletti - di mettere in campo tutte quelle iniziative che rendano continuo ed efficace il rapporto con i cittadini perché una grande opera come questa, di grande impatto nello spazio e nel tempo sulla città, ha bisogno di uno sforzo eccezionale, da grande città, da città europea”.
“In altre città europee - ha proseguito Scaletti – opere di questo tipo vengono fatte diversamente. Ad esempio a Bordeaux sono state fatte più di 100 riunioni di concertazione in fase di progettazione ed é stata istituita una commissione deputata a stabilire la compensazione economica dei disagi dei commercianti con i locali lungo i tracciati, stanziando un budget di 13 milioni di euro a tale proposito per i 13 chilometri. Cosa pensa di fare Firenze? Senza considerare che Bordeaux ha pensato a navette elettriche, mobibus per persone con disabilità, un mediatore di cantiere sempre presente per rispondere ai cittadini, per tamponare e dare risposte circa i disagi. Non si può pensare di presentare una tale grande opera senza aver già pianificato opere di compensazione, di informazione e di percorso condiviso”.
Mario Razzanelli (FI) chiede uno studio di impatto ambientale: “Il sindaco Dario Nardella renda pubblico uno studio di impatto ambientale sulla realizzazione del tracciato tramviario n.3.1 nonché sul prolungamento previsto dell'infrastruttura fino a Bagno a Ripoli e Rovezzano e qualora non sia stato fatto ad effettuarlo in tempi brevissimi”. “La linea 3.1 della tramvia - sottolinea Razzanelli - avrà un impatto ambientale rilevante sul territorio del quartiere 5” e che è “ritenuto necessario uno specifico studio di impatto ambientale in grado di analizzare i flussi di traffico nello spazio residuale tenuto conto di quello occupato dalla tramvia, del taglio di centinaia di alberi e delle centinaia di posti auto che verranno eliminati”.
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