Dopo una lunga indagine condotta dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri di Firenze coordinati dal pm Filippo Focardi della Procura della Repubblica di Firenze, con il concorso della Direzione Centrale Polizia di Prevenzione, sono in fase di esecuzione una serie di misure cautelari, emesse dal Gip di Firenza, Fabio Frangini, nei confronti di 10 esponenti anarchici fiorentini indagati per aver costituito un’associazione a delinquere, all'interno degli ambiente di area anarchica, che ricorreva alla pratica della violenza per affermare la propria ideologia.
In questo contesto altri 25 militanti della stessa compagine, sono indagati dalla Procura della Repubblica di Firenze per una serie di gravi fatti di violenza commessi nel corso del 2016, nell’ambito di violente campagne antifasciste, antimilitariste e nei confronti delle forze dell'ordine, con reati che vanno da violenza, resistenza e lesioni a P.U., a ripetuti danneggiamenti di sedi politiche, edifici del centro storico cittadino, automezzi anche di soccorso, porto di armi improprie, detenzione e trasporto di materiale esplodente, violenza privata nei confronti di cittadini, fino alla rapina impropria.
L’indagine si concentra su alcuni fatti particolarmente gravi di violenza politica antifascista ed antiautoritaria, che trascende ampiamente i limiti della legittima propaganda di idee e militanza politica condotta dalle organizzazioni anarchiche con incontri, manifestazioni, volantinaggi, pubblicazioni di critica anche dura nei confronti dello Stato e delle sue articolazioni. Le indagini hanno consentito di giungere alla contestazione – avallata dal Giudice - del delitto di associazione per delinquere, essendo stati individuati una serie di soggetti che all’interno del movimento politico avevano costituito uno stabile e organizzato sodalizio criminale dedito alla perpetrazione di una serie indeterminata di delitti. Fra i nove soggetti sottoposti a misura cautelare per tale delitto, due sono stati individuati come capi dell’associazione, in quanto detenevano il controllo su tutto il gruppo e avevano capacità organizzativa e di indirizzo dell’azione dello stesso.
I delitti contestati agli indagati sono risultati essere perpetrati tutt’altro che occasionalmente. Secondo quanto emerso dalle indagini, risultano infatti legati da un filo di continuità, frutto di un programma organico condotto da un’associazione appositamente costituita ed organizzata secondo precisi movimenti: la condivisione di basi logistiche nei centri occupati tra cui principalmente “Villa Panico” nel parco di San Salvi che, per tali motivi, è da stamane oggetto di esecuzione di sequestro preventivo; la gestione da parte dei leader del gruppo di una “cassa comune” per il finanziamento delle azioni e delle spese legali conseguenti e di una “biblioteca comune” come luogo di incontro; la rivendicazione di ciascun atto con scritte murarie che rappresentano la “firma del gruppo”; il coinvolgimento dei responsabili dell’associazione per delinquere in ogni azione delittuosa emerso anche nel corso delle intercettazioni telefoniche che hanno consentito di rendere visibile la concreta struttura dell’organizzazione: i gregari facevano riferimento e tenevano costantemente aggiornati i responsabili del gruppo da cui ricevevano precise indicazioni sulle iniziative da organizzare;il ricorso sistematico all’uso della violenza e dell’intimidazione del gruppo per commettere i fatti di reato sopra descritti, non solo contro le forze dell'ordine – che rappresentano un obiettivo preciso della lotta politica anarchica – ma anche contro ignari cittadini costretti a subire varie forme di violenza.
Il Sito di Firenze è un quotidiano diffuso via internet da Il sito d'Italia. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010. Copyright Il sito d'Italia, tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de "Il sito d'Italia" - Edito da Dedalo Comunicazione Srl, P.Iva 02200130975 - Direttore Responsabile Leonardo Varasano
Realizzato da Exupery Comunicazione